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Roma, 23 Lug.  – “L’emendamento dei Relatori al ddl di conversione del decreto-legge 92 ‘carcere sicuro’ afferente alle residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza (REMS), lungi dal risolvere l’annoso e pesantissimo problema della cura dei detenuti malati di mente e di coloro che vengono kafkianamente trattenuti in carcere sine titulo, appare un vero e proprio artificio. Come si pensa, per esempio, di separare concretamente la gestione sanitaria delle persone ospitate da quella giudiziaria per quanto attiene alla sicurezza degli operatori e dell’utenza? Da chi saranno composti i presidi interforze? Con quali organici, visto che tutte le forze di polizia sono afflitte da pesantissime carenze?

Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

 

         “Per giunta, con la novella legislativa proposta, non sembra vengano sanate le censure della Corte Costituzionale, la quale già con la sentenza n. 22 del 27 gennaio 2022 ha dichiarato l’attuale disciplina delle REMS incompatibile con l’articolo 110 della Carta. Invitiamo pertanto il Parlamento a tenere in debita considerazione le indicazioni della Consulta e a procedere a una revisione organica e non improvvisata della materia per potenziare le REMS, in proporzione agli effettivi fabbisogni territoriali, e prevedere forme di idoneo coinvolgimento del Ministro della Giustizia nell’attività di coordinamento e monitoraggio del funzionamento delle medesime”, conclude De Fazio.

 

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