Roma, 11 Giu. – “Solo oggi, dalle prime luci dell’alba al pomeriggio, sono stati tre, in momenti e circostanze diverse, i ritrovamenti di sostanze stupefacenti lanciate all’interno del campo sportivo dell’Istituto Penale per Minorenni ‘Cesare Beccaria’ di Milano con l’ausilio di calzini e sassi. Nell’ultima settimana ammontano ad almeno sei i tentativi d’introduzione di sostanze vietate che sono stati sventati grazie alla dedizione, al sacrificio e soprattutto alla capacità operativa delle donne e degli uomini del reparto di polizia penitenziaria, sapientemente guidati dal Dirigente Daniele Alborghetti, nonostante la fortissima sofferenza organica. Rispetto a 102 operatori previsti sulla carta, ne mancano all’appello degli effettivi ben 43”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Diamo peraltro atto al Sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Ostellari, e al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, di aver immediatamente accolto la nostra richiesta e di aver convocato le organizzazioni sindacali per il prossimo 18 giugno (incontro poi rinviato al 25) per affrontare congiuntamente le diverse questioni che investono il settore, così come apprezziamo l’indizione di una riunione per discutere di rinforzi organici da parte del Direttore generale del personale, Alessandro Buccino Grimaldi, ma è di tutta evidenza che il Governo debba compiere uno scatto per allungare una coperta troppo corta. Sono 18mila le unità mancanti alla Polizia penitenziaria e, troppo spesso, si assiste a una lotta fratricida tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e quello per la Giustizia Minorile e di Comunità per contendersi un solo agente. Urgono politiche assunzionali per la Polizia penitenziaria che mirino a superare il mero turn over, peraltro allo stato neppure colmato. Il presupposto a ogni piano programmatico compiuto ed efficace passa inevitabilmente per cospicue assunzioni straordinarie con procedure accelerate, il resto rischia di tradursi in palliativo, sulle spalle, e non di rado sulla pelle, di ristretti e operatori”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.
“Rivolgiamo al reparto del Corpo di polizia penitenziaria del Beccaria e al suo Comandante i nostri complimenti, ma soprattutto esprimiamo ai suoi componenti la solidarietà e la vicinanza della UILPA Polizia Penitenziaria per le proibitive condizioni in cui continuano a operare”, conclude De Fazio.