Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale Angelo Urso
Ultim'Ora in pdf. In data odierna al DAP si è svolta la seconda e ultima riunione sugli incrementi di organico negli istituti penitenziari da realizzare in concomitanza alle assegnazioni dei neo assunti.
Nella riunione, presieduta dal Dr. Pietro Buffa Direttore Generale del Personale e delle Risorse, l’amministrazione ha reso note le modifiche apportate alla precedente informazione preventiva a seguito delle quali i numeri degli incrementi proposti hanno subito qualche variazione.
Nel nostro intervento abbiamo posto in evidenza le contraddizioni dell’amministrazione e non solo, rispetto alle dichiarate intenzioni di voler venire incontro alle esigenze di coloro che lavorano all’interno degli istituti penitenziari in quanto i numeri certificano l’esatto contrario.
Su una pianta organica prevista di 41.202 unità (commissari esclusi) ne sono amministrate 37.378 e di queste all’interno degli istituti e della giustizia minorile ne sono presenti 33.098, vale a dire 4.280 in meno. La percentuale complessiva di carenze si attesta al 9,28% e questa è tutta scaricata su coloro che lavorano in prima linea nelle carceri.
Il dato delle 4.280 unità carenti dimostra come le logiche siano sempre le stesse perché la pianta organica di Uffici e Servizi è pari a 2.631 unità, ragione per cui ne mancano all’appello 1.649 che non è dato sapere dove siano impiegate.
Dopo ampia e animata discussione abbiamo, quindi, ribadito che secondo noi il criterio da utilizzare per determinare gli incrementi deve essere quello di tendere ad un riequilibrio della percentuale di carenza rispetto all’organico effettivamente presente e che al massimo si può fare l’eccezione di ripianare prima gli organici del ruolo agenti e assistenti attualmente carenti in tre regioni.
Al termine della riunione l’Amministrazione ha dichiarato di dar corso comunque agli incrementi previsti nella seconda ipotesi trasmessa (vedi tabelle allegate).
A noi non resta altro che prenderne atto.