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Ascolta qui l'intervento di Gennarino De Fazio, Segretario Nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria - L'ipotesi di accordo in pdf

Qui la dichiarazione finale

FESI 2017 – LA UIL NON FIRMA
Com’è noto nel 2016 abbiamo ritenuto di sottoscrivere l’Accordo FESI, invertendo la tendenza rispetto agli anni precedenti. Il recepimento di alcune delle richieste qualificanti da noi formulate, la definizione dell’Accordo a luglio e l’impegno dell’Amministrazione – con il Direttore Generale del Personale e delle Risorse da poco insediatosi – a reingegnerizzarne la filosofia per il 2017 ci avevano indotti a un’ “apertura di credito”, che avrebbe dovuto peraltro determinare il pagamento degli incentivi in tempi celeri.
Purtroppo nella lunga riunione odierna, presieduta dal D.G.P.R. Buffa, con la presenza dell’omologo del DGMC Starita e di altri Funzionari delle Amministrazioni, abbiamo dovuto prendere atto che il FESI 2016 verrà pagato, nella migliore delle ipotesi, a giugno e che per il 2017 si va verso un Accordo in tutto e per tutto simile a quello degli anni pregressi e, anzi, con qualche peggioramento persino paradossale.
Avevamo proposto, infatti, di incentivare solo le presenze effettive (in ragione di ognuna di esse e senza il raggiungimento di alcun quorum) e in maggior misura, con un “superbonus”, quelle a contatto con i detenuti nelle sezioni detentive, di eliminare la contrattazione decentrata regionale (a nostro avviso anche illegittima nella forma attuale) quasi sempre foriera di sperequazioni e “artifizi”, di fissare degli obiettivi qualificanti per Comandanti di Reparto e Responsabili di NTP e molto altro ancora.
Dopo interminabili e ripetute riunioni, la montagna ha invece partorito il topolino e secondo noi pure cieco.
L’Amministrazione e le OO.SS. SAPPe, SiNAPPe, CISL, USPP, CNPP e CGIL hanno infatti concordato su un testo che ripropone in gran parte la filosofia degli anni precedenti, considerando alcune (e non altre) assenze come presenze ai fini del raggiungimento delle soglie di cui ai cc.dd. punti A1 e A2; mantiene con le stesse modalità la contrattazione decentrata; introduce un bonus annuale legato alle presenze effettive, ma conseguibile anche in posti di servizio che nulla hanno a che fare con le sezioni detentive; introduce degli obiettivi contraddittori e non equanimi per i Comandanti di Reparto e Responsabili di NTP.
Addirittura per i Comandanti viene previsto il “non obiettivo”. Infatti dovranno: 1) smaltire il congedo ordinario arretrato; 2) revocare il meno possibile i riposi programmati; 3) programmare il servizio. L’obiettivo si intende raggiunto se si realizzano almeno due dei punti prima indicati. Ma la programmazione del servizio non è già un preciso obbligo? Ma, soprattutto, ciò suona come un invito alla non programmazione: basterà infatti non programmare il servizio (e con esso i riposi) per assicurarsi il miglior risultato per il punto n. 2: se i riposi non saranno programmati non verranno mai revocati!
Per i dettagli della pre-intesa (che dovrà essere adesso sottoscritta dal Ministro e dalle OO.SS. in maniera conclusiva) rimandiamo al testo allegato.
L’audio degli interventi odierni e di tutti i precedenti della UIL sono disponibili online.

Qui il comunicato in pdf  

L'ipotesi di accordo in pdf

 

 

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Giovedì, 08 Agosto 2024 16:15

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