Si è tenuta nel primo pomeriggio di oggi al DAP la riunione per l’esame del piano d’incrementi e la conseguente mobilità ordinaria concomitante con l’immissione in servizio dei neo Agenti del 170° corso di formazione.
L’Amministrazione è stata rappresentata dal D.G. del Personale e della Formazione (Turrini Vita) che ha presieduto la riunione, dal Direttore dell’Ufficio III (Di Gregorio), dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali (Conte), da altri Funzionari; presente anche un rappresentante del DGMC (Dellisanti).
La delegazione UIL, in apertura, ha stigmatizzato nuovamente lo stato di comatosa inerzia in cui versa l’Amministrazione. Già in occasione dell’analoga riunione del luglio passato ci era stato comunicato che fosse in corso di formalizzazione il DM di rimodulazione delle piante organiche provveditoriali e non avevamo mancato, anche con ben due note, di rivendicare e sollecitare il confronto chiedendo formalmente che non si arrivasse impreparati a questo appuntamento (assegnazione 170°) (leggi qui).
Invece l’Amministrazione continua a ragionare (ma sicuro che ragioni?) al contrario. Infatti, anziché determinare con criteri univoci le piante organiche e poi procedere a colmare le carenze da esse risultanti, si basa su scelte futuribili, non condivise e non partecipate, spesso contraddittorie e certamente non uniformi. Così, mentre si prevede (giustamente) l’incremento ponderato degli organici presso istituti in cui si sono messi in funzione nuovi padiglioni, si stabiliscono incrementi solo residuali in altre realtà dove si aprono istituti ex novo (es. Rovigo) ed addirittura nulla dove pure si distaccano unità per esigenze di servizio (es. Velletri) o dove sono distaccate da oltre un decennio (es. S. Angelo d.L.). Non pare poi tenersi conto degli organici delle strutture dismesse e si continua altresì a difettare nella visione binoculare per la determinazione delle carenze: con un occhio si guarda all’organico amministrato (che comprende coloro che sono distaccati ai PRAP, UEPE, Scuole, GOM, NIC e chi più ne ha più ne metta) e con l’altro guarda all’organico previsto (che è invece considerato al netto dei distaccati in altri servizi).
Senza contare che si tiene conto di nuove ed ipotetiche piante organiche da definire e, più o meno contestualmente, si risponde alle legittime istanze di distacco e/o trasferimento degli operatori ed addirittura li si restituisce alla sede di provenienza per il venir meno dei presupposti di cui alla legge 104/92 sulla base di quelle che si ritengono superate (DM 2013).
Per di più, dell’apparente lungimiranza dell’Amministrazione, che come detto si basa su proiezioni future, non vi è alcuna traccia quando si tratterebbe invece di recuperare ai servizi nelle carceri gli operatori in forte esubero al DAP e, più in generale, nelle sedi extramoenia. Eppure persino il Presidente Renzi (sic!) solo l’altro ieri ha detto che sono troppi i poliziotti nei palazzi romani!
In conclusione la UIL, manifestando la propria contrarietà di metodo rispetto al piano proposto, ha chiesto:
• Che si ridefiniscano con assoluta urgenza le piante organiche provveditoriali, di sede ed extramoenia;
• Che si stabilizzino attraverso procedure condivise gli operatori già in servizio nelle strutture dismesse;
• Che vi sia coerenza rispetto a coloro che vogliano avvalersi o che si siano avvalsi delle previsioni di cui alla legge 104/92;
• Che si preveda un piano di mobilità anche nell’ambito del DGMC;
• Che si dia corso alla mobilità per il ruolo dei Sovrintendenti, ferma al palo da moltissimi anni.
In conclusione l’Amministrazione ha dichiarato di volersi determinare secondo il piano proposto, pur riservandosi di valutare leggeri correttivi.
L’audio dell’intervento UIL è disponibile on line.
Le date:
• giorno 27/11 comunicazione sedi disponibili ai neo Agenti; giorno 1 scelta delle sedi; giorno 2/12 giuramento; giorno 9/12 presentazione in sede;
• La mobilità verrà disposta a breve termine ed i trasferiti dovranno raggiungere le sedi entro il 31/01/2016.
