La giornata del 25 novembre, che ha lo scopo di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo tema, deve offrire a tutti un momento di riflessione.
104 sono le donne morte in Italia, quest'anno, per il solo fatto di essere donne. Di queste, 50 sono morte per femminicidio, ad opera del partner o dell'ex marito o fidanzato. Ma le violenze contro le donne si manifestano ancora più frequentemente in modi diversi, con violenze fisiche, sessuali e più subdole, psicologiche o celate in comportamenti discriminatori.
E’ ormai chiaro che non esiste settore, ambiente, ceto sociale, in cui la violenza contro le donne non sia pronta ad insinuarsi, dalle mura domestiche al posto di lavoro.
Lunga è la strada da percorrere affinchè si compia quell’evoluzione culturale che conduca all’abbattimento di ingiustificate discriminazioni verso il genere femminile, frutto di un sistema familiare ancora fortemente patriarcale. In questo percorso, fondamentale è il ruolo sociale del sindacato, dal momento che intercettare e combattere le disuguaglianze in ambito lavorativo contribuisce a favorire l’instaurarsi di sani rapporti paritari anche nella sfera personale e familiare.
La UILPA Polizia Penitenziaria, attraverso interventi sindacali compiuti proprio da questa segreteria nazionale, ha più volte sollecitato i vertici dell’Amministrazione ed il Ministro della Giustizia a valutare obiettivi ben definiti al fine di abbattere le disparità di genere ancora esistenti all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria. Incoraggiante, a tal proposito, è stato il recepimento di tali questioni da parte dell’Amministrazione dimostrato attraverso l’emanazione di chiare e precise disposizioni, volte a definire le modalità di impiego del personale femminile all’interno degli Istituti penitenziari. Riteniamo molto efficace anche l’istituzione di un codice di condotta contro le violenze sessuali sui luoghi di lavoro e delle figure delle Consigliere di Fiducia all’interno dei Provveditorati Regionali, figure che in qualità di “sentinelle” dell’ascolto, ponendosi a garanzia della prevenzione e del contrasto dei rischi psico-sociali, potranno essere utili a prevenire e combattere non solo le violenze ma anche il fenomeno, non meno preoccupante, dei suicidi.
Fondamentale al raggiungimento del risultato sarà continuare a perseguire gli obiettivi in cui la UIL ha sempre dato dimostrazione di credere, che sono quelli del benessere dei lavoratori e del miglioramento delle condizioni di vita delle persone.
Segretario Nazionale
Michela Romanello