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Comunicato stampa del 29 Giugno 2016 - CARCERI CAMPANE A RISCHIO DEFAULT -
Ennesimo episodio di aggressione a danno di 5 Poliziotti Penitenziari, in servizio presso la c.c. di Santa Maria Capua Vetere.
Questa mattina, presso la Casa Circondariale Campana, un detenuto di origini Albanesi, si è reso protagonista di una duplice aggressione in danno a cinque Poliziotti Penitenziari.
E’ quanto afferma il Segretario Regionale Domenico de Benedictis che sottolinea:
Non a caso, nella giornata di ieri, si è tenuto presso il C.P. di Secondigliano (NA) un Consiglio Regionale del Sindacato, capitanato dal Segretario Generale Angelo Urso e il Segretario Nazionale Pino Sconza, per discutere di questo grande disagio storico lavorativo, che sta attraversando tutti gli Istituti della Regione Campania.
La carenza di Poliziotti Penitenziari in Regione, consolidatasi nel tempo, senza un adeguato incremento, ha oramai cronicizzato questa chiara ed inefficiente macchina amministrativa, perché è diventato utopico, poter pensare di prestare un servizio nella certezza del Diritto Soggettivo.
E’ diventato quasi normale, leggere in modo cronologico, delle continue aggressioni ai nostri Poliziotti, come se fosse un bollettino di guerra e nonostante le inefficienze strutturali degli Istituti Campani, nonostante la Fortissima carenza di risorse umane, che da anni la UIL PA Polizia Penitenziaria continua a denunciare agli organi centrali dell’Amministrazione Penitenziaria, i nostri Agenti, operano sempre con grande senso del dovere ed elevato spirito di sacrificio.
Eppure, i vertici Regionali e Nazionali, continuano a non sentire il nostro grande grido d’allarme, generando un paradosso tutto Italiano.
Non è possibile, continua De Benedictis, che ci sia tanta disattenzione in merito, sembra quasi di assistere ad uno scenario, dove il Ministero della Giustizia, preferisce apparire spettatore silenzioso di continui episodi aberranti, anziché adoperarsi, per rendersi protagonista di quei grandi e necessari cambiamenti, che potrebbero determinare il futuro e l’elevazione professionale della Polizia Penitenziaria.

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