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Nota n°65 del 20.04.16 - In data 11/04/2016 lo scrivente, unitamente ai delegati Paolicelli Emanuele e Pulpito Ilaria, ha effettuato una visita all’interno della Casa Circondariale di Taranto (ai sensi dell’art. 6 A.Q.N.) al fine di verificare lo stato dei luoghi e degli ambienti di lavoro della Polizia Penitenziaria.
Rispetto alle ultime visite effettuate anche piuttosto recentemente da questa O.S. (ottobre 2015), dobbiamo constatare, purtroppo, che non ci sono da registrare miglioramenti nei posti di servizio dei poliziotti; nessuna implementazione dei sistemi di sorveglianza remoti, nessuna automazione dei cancelli, arredamenti obsoleti, struttura piuttosto precaria con delle infiltrazioni di acqua importanti. La necessità di ristrutturazione (blocco esterno e cancello esterno in primis), di previsione di strumenti informatici consentirebbe sicuramente un miglioramento nell’impiego del personale di Polizia Penitenziaria, a tal proposito si chiede se ci siano in atto progetti prospettati alla Cassa delle Ammende, come da direttive emanate dal DAP (circolare 3663/6113 del 23/10/2015).
Dall’analisi del servizio effettuato, consegnatoci nel corso della visita, abbiamo riscontrato un’evidente sproporzione nell’impiego del personale durante la giornata, con una concentrazione eccessiva dei poliziotti nel turno mattutino con conseguente penalizzazioni di coloro che svolgono servizi serali e/o notturni.
Vista l’indubbia carenza del personale, che si attesta a - 57 unità rispetto al P.C.D. del 6.12.2001 e - 49 rispetto al PCD 27.6.2014 (che, tra l’altro, ha previsto una riduzione della pianta organica nonostante l’apertura di un nuovo padiglione!!!!!), si potrebbe prevedere una diversa distribuzione giornaliera del personale, evitando che nel turno mattutino siano presenti unità che di fatto svolgono lo stesso incarico o similare.
Si ritiene auspicabile dare nuovo impulso all’organizzazione del lavoro decentrando i servizi e organizzando le unità operative così come previsto dal D.P.R. 82/99 (Regolamento di servizio), rivolgere più attenzione alle pari opportunità, anche attraverso un contributo maggiore delle cc.dd. cariche fisse per lo svolgimento del servizio a turno (evitando che siano impiegati sempre in postazioni di “favore”), distribuzione equa del lavoro straordinario.
Distinti saluti, F.to IL COORDINATORE REGIONALE
CAPORIZZI Stefano

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