Egregio Provveditore,
sono giunte numerose doglianze alla scrivente O.S. in merito a comportamenti anomali che verrebbero richiesti al Personale di Polizia Penitenziaria durante le esercitazioni di tiro a fuoco.
Nello specifico, parrebbe venga richiesto di sistemarsi autonomamente le sagome per i tiri e di raccogliere i bossoli della cartucce dopo i tiri.
Considerato che tale richiesta appare quantomeno atipica nelle esercitazioni di tiro, in quanto i bossoli vuoti presentano su di essi microscopiche particelle di polveri da sparo e di metalli, pericolosi da toccare a mani nude, si ritiene anche che i colleghi che vadano a sparare non debbano compiere tali operazioni all’interno dei Poligoni, ma devono esclusivamente svolgere un’attività di aggiornamento quale è l’esercitazione a fuoco.
Voglia il Provveditore in indirizzo informarci, anche attraverso i direttori di tiro, che svolgono ruolo di controllo nell’intera procedura addestrativa, se tale prassi viene effettivamente attuata e le motivazioni che spingerebbero gli istruttori di tiro a richiederle, a danno della salute del Personale.