Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale, Gennarino De Fazio
Nella tarda mattinata odierna, in video-conferenza, le Organizzazioni Sindacali rappresentative della Dirigenza hanno incontrato la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia.
Nella delegazione ministeriale, unitamente alla Ministra hanno partecipato alla riunione il Sottosegretario Francesco Paolo Sisto a cui è esta conferita specifica delega, il V.Capo di Gabinetto Romano, il Capo e il Direttore Generale del Personale del DAP Petralia e Parisi, il Capo e il Direttore Generale del Personale del DGMC Tuccillo e Cacciapuoti.
La UILPA Polizia Penitenziaria ha colto l’occasione per continuare e integrare il ragionamento già sviluppato durante la riunione del 31 u.s., che riguardava il personale non dirigente della Polizia penitenziaria e che aveva dovuto contenere nel poco tempo a disposizione.
In prosecuzione di quel ragionamento, pertanto, ha sostanzialmente ribadito la necessità – nell’ambito della più generale riforma del sistema di esecuzione penale – di rifondare l’Amministrazione penitenziaria e reingegnerizzare l’architettura del Corpo di polizia, valorizzandone la dirigenza, che deve essere tale soprattutto nelle funzioni, non solo nella denominazione e nelle responsabilità.
Del resto, ha detto la UILPA PP, “è bastata una direttiva dell’allora Capo della Polizia per scatenare un tutti contro tutti! Quella è stata la dimostrazione plastica dello stato di unitarietà (si far per dire ovviamente) in cui versa l’Amministrazione penitenziaria”.
Per farlo, ha ribadito la UILPA PP, è in estrema sintesi necessario:
- Completare il processo di riordino delle carriere e incrementare la dotazione organica dei Dirigenti;
- Aggiornare il Regolamento del Ministero della Giustizia (allo stato “fuori legge”) con il recepimento delle Dirigenze generali del Corpo e il conseguente decreti ministeriali (di natura non regolamentare) per l’individuazione dei posti di funzione;
- Quanto sopra, senza peraltro rinunciare, ma al contrario sviluppando il proposito di addivenire a una dirigenza unica per l’Amministrazione penitenziaria anche per superare il problema, perché di un problema si tratta, della dipendenza gerarchica del dirigente di PolPen dal direttore dell’istituto penitenziario;
- Va aggiornato il Regolamento di Servizio del Corpo di polizia penitenziaria (anch’esso “fuori legge”), anche per dare efficacia ai poteri di organizzazione dell’Area della sicurezza propri del Comandante del Reparto (si è peraltro apprezzato l’atto di indirizzo del Capo del DAP, che apre in tal senso, ma si dà il fatto che resti sul punto ancora totalmente inattuato);
- Disciplinare l’assegnazione degli incarichi e superare le attuali riluttanze anche nel conferimento della vicedirezione degli UUSSTT che si continuano a registrare in qualche PRAP;
- Ampliare i ruoli tecnici pure con l’istituzione dei Medici del Corpo;
- Stipulare i CCNL per le diverse dirigenze.
Sul piano generale la UILPA PP ha altresì richiesto:
- Che non si faccia ostruzionismo rispetto alle richieste di accesso civico, anche quando riguardino, per esempio, atti ispettivi;
- L’Integrazione della Commissione per l’architettura penitenziaria – ove dagli Architetti al Garante delle persone private della libertà personale siedono tutti – con l’unica figura professionale che opera in carcere per 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno: la Polizia penitenziaria.
In conclusione, la UILPA PP ha ribadito alla Ministra la richiesta di apertura di tavoli programmatici, a oltranza, per tutte le materie che necessitano di essere approfondite e affrontate, evidenziando tuttavia che servono risposte immediate.
La Ministra Cartabia ha assicurato il suo impegno rispetto alle questioni rappresentate confermando anche l’intendimento di procedere con successivi confronti.
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A margine la UILPA PP ha chiesto informazioni circa la prosecuzione del piano vaccinale anti-Covid nelle carceri (PolPen e operatori) a seguito dell’ordinanza n. 6/2021 del Gen. Figliuolo. La Ministra ha garantito che la vaccinazione continuerà e che si stanno cercando di risolvere gli stop che, a seguito delle ordinanze, si sono registrati in alcune regioni.