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Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale, Gennarino De Fazio

Scarica qui l'Ultim'Ora - Nella mattinata odierna, in videoconferenza, si è tenuta la prima riunione (concordata alla sottoscrizione della pre-intesa sull’Accordo FESI 2020) per l’auspicabile revisione dell’impianto complessivo che determina l’attribuzione delle risorse del FESI a partire dall’anno 2021.

La riunione è stata presieduta dal DGPR Parisi con la partecipazione, per il DGMC, del Cons. Cacciapuoti, nonché del Dott. Pani e di altri funzionari; per le Organizzazioni Sindacali rappresentative, assente l’OSAPP.

La UILPA Polizia Penitenziaria, in via preliminare ha sottolineato la necessità che anche l’Amministrazione – e non solo le Organizzazioni Sindacali – solleciti, in maniera tangibile e incisiva, il Governo affinché stanzi risorse economiche aggiuntive, precipuamente finalizzate, per rifinanziare il FESI della Polizia penitenziaria, il cui importo complessivo, per via del metodo di ripartizione, utilizzato risulta assolutamente sottodimensionato rispetto alle altre Forze di Polizia (il FESI virtualmente disponibile pro-capite per gli appartenenti alla PolPen ammonta a circa la metà di quello godibile dagli operatori della Polizia di Stato e, ancora di meno, se paragonato a quello attribuito agli appartenenti alla Guardia di Finanza). D’altronde, operazione per molti versi analoga è stata realizzata con l’ultima legge di bilancio, la quale ha stabilito lo stanziamento di 7,6 mln di euro a decorrere dal 2021 per finanziare l’indennità di comando in favore dei Carabinieri (peraltro, la UILPA PP ha sollecitato anche un approfondimento circa la necessità di riconoscere la predetta indennità anche alla PolPen).

Ancora, la UILPA PP, ha chiesto una riflessione circa l’opportunità di mantenere la contrattazione decentrata ed, eventualmente, sul mantenimento nella forma attuale (il dettato normativo prevede che la contrattazione decentrata, a livello periferico, si tenga in ogni sede di livello dirigenziale).

Nel merito, la UILPA PP ha rappresentato le seguenti priorità:

  • Ripensare complessivamente il testo dell’Accordo anche in considerazione delle trasformazioni che hanno investito le Amministrazioni e il Corpo, per di più con l’ampliamento dei compiti istituzionali (FESI= Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali), con particolare riguardo per la valorizzazione dei servizi più gravosi e che comportano maggiori rischi e sacrificio;
  • Semplificarlo e renderlo più snello e facilmente comprensibile e interpretabile;
  • Ridurre, tendenzialmente, le fattispecie che danno titolo all’incentivo (incrementandone gli importi) e la cui proliferazione, col passare degli anni, ha finito per penalizzare gli operatori, i quali per conseguire gli stessi importi devono raggiungere molti più obiettivi (gli importi complessivi sono determinati a monte e vengo suddivisi per ciascuna fattispecie: più fattispecie si prevedono, più diventa complicato e faticoso percepire le stesse somme);
  • Nel caso si addivenga a uno schema che miri a incentivare la presenza in servizio, per la UILPA PP vi è l’esigenza di ragionare su una “rivoluzione banale”: ossia, passare dal conteggio delle presenze (es. minimo 21) al conteggio delle assenze (es. massimo 5) non computando in esse tutte quelle già tradizionalmente individuate per le diverse fattispecie e aggiungendo in quelle già non computabili (da non conteggiare dunque come assenza) i riposi, anche per settimana corta, e i riposi recupero, il congedo ordinario e i riposi compensativi.

A conclusione del proprio intervento, la UILPA PP ha proposto l’istituzione di un gruppo tecnico di lavoro composto da rappresentanti delle Amministrazioni e un rappresentante per ogni Organizzazione Sindacale rappresentativa, le cui riunioni – da svolgere in videoconferenza – dovrebbero tenersi a carattere settimanale e ciclico (es.: ogni martedì) e dovrebbero ultimarsi entro un tempo ragionevole e prestabilito.

Anche se sul tema si sono registrati intenti e sensibilità molto diverse fra le Organizzazioni Sindacali – tra chi ritiene che l’impianto attuale vada bene (al 98%), chi non vorrebbe discutere in sede tecnica, etc.  –, in chiusura si è convenuto di istituire un tavolo tecnico per approfondire i vari aspetti ed i cui lavori dovranno concludersi entro il mese di febbraio p.v.

 

La registrazione audio del principale intervento UIL è disponibile online.

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