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25.11.2020 - La giornata contro la violenza sulle donne, istituita per il 25 novembre dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, ha lo scopo di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo tema.

Nonostante viviamo in un’epoca in cui il progresso ha consentito a tutti un innalzamento del tenore di vita, in fatto di civilizzazione i passi da compiere sono ancora molti ed è quanto mai necessaria una riflessione da parte di tutti, cominciando da oggi per proseguire nelle giornate a venire.

Non è una questione su cui si possa trattare o che si possa delegare ad altri: riguarda tutti noi, nella sfera pubblica come in quella privata e ci coinvolge tutti nello sforzo che deve vederci protagonisti dell’educazione al rispetto verso le donne, a partire dall’educazione dei nostri figli.

La violenza non è solo fisica o sessuale, ma riguarda anche tutte quelle vessazioni psicologiche e quelle discriminazioni che vengono commesse in ambito privato come in ambito lavorativo.

Come UILPA PP, sarà nostra cura, nell’ambito della nostra amministrazione, pretendere una sensibilizzazione dei dirigenti rispetto a questo tema, che dovranno essere invitati ad una maggiore attenzione nella protezione e nella tutela delle nostre donne in divisa. Sappiamo infatti che nessuna può ritenersi esclusa dal pericolo di ritrovarsi vittima, a casa come al lavoro.

Non ha senso però parlare di violenza di genere se a partire dai vertici si continua ad assegnare alle donne ruoli subordinati e se esistono disparità rispetto alle possibilità di valorizzazione nella carriera.

Non ha senso parlare di violenza di genere se non si è pronti a pensare ad un supporto delle donne rispetto al doppio ruolo che sono chiamate a svolgere tra famiglia e lavoro. Anche presso le amministrazioni pubbliche, infatti, dove i diritti delle donne lavoratrici possono essere più facilmente esercitati rispetto al settore privato, si assiste ad una disattenzione di questo aspetto sociale, non prevedendo ad esempio un incremento nelle forze organiche al fine di consentire la fruizione di tutti quei benefici a sostegno della famiglia che la legge ha previsto anche in termini di mobilità dei dipendenti con l’art.42 bis del D.Lgs. 151/2001.

Molte sono le battaglie da compiere anche su questo fronte.

Ai fiumi di parole che si spargeranno sull’argomento, comunque utili nell’opera di sensibilizzazione, noi della UILPA PP preferiamo però sempre i fatti.

 

Roma lì, 25.11.2020

La segretaria nazionale

Michela Romanello


 

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