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Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale Gennarino De Fazio

             Nel primo pomeriggio, in videoconferenza, si è tenuta la riunione fra Amministrazioni (DAP e DGMC) e Organizzazioni Sindacali rappresentative per l’esame dello schema di decreto ministeriale da emanarsi a mente dell’art. 16, comma 7, D.Lgs. n. 146/2000 e succ.modd., e inerente alla valutazione dei Dirigenti del Corpo.

            La riunione è stata presieduta dal Dott. Parisi (DGPR), coadiuvato dal Dott. Pani (Ufficio II), dal Cons Cacciapuoti (DGMC), nonché dal altri Dirigenti e funzionari e ha visto pure la partecipazione di alcuni componenti del gruppo di lavoro che ha redatto lo schema di DM.  

            La UILPA Polizia Penitenziaria, in premessa ha per l’ennesima volta evidenziato e stigmatizzato l’immobilismo dell’Amministrazione a riguardo di una serie di tematiche la cui definizione avrebbe dovuto costituire il presupposto, di fatto e di diritto, per la coerente e persino legittima formulazione del decreto ministeriale in parola.

            In particolare, la UILPA Polizia Penitenziaria ha voluto riferirsi ai ritardi nella revisione del Regolamento del Ministero della Giustizia, indispensabile per la strutturazione delle due dirigenze generali e la conseguente definizione dei posti di funzione, nonché al mancato adeguamento del Regolamento di Servizio del Corpo di polizia penitenziaria.

            Tutto questo comporta un vero e proprio cortocircuito normativo che, sommato per di più ad altre questioni ancora irrisolte, impedisce ai Dirigenti del Corpo di espletare funzioni dirigenziali.

            A causa di ciò, solo per fare un esempio (ma se ne potrebbero fare a decine), in violazione delle previsioni del decreto legislativo n. 146/2000, viene ancora precluso ai Dirigenti di Polizia penitenziaria il diritto/dovere di esercitare i poteri di organizzazione dell’area della sicurezza anche emanando gli ordini di servizio di definizione delle unità operative.

            Come possono i predetti Dirigenti, stando all’esempio, essere valutati in relazione a tutti gli aspetti che afferiscono, per l’appunto, all’organizzazione, all’impiego delle risorse, alla pianificazione del lavoro, etc.?

         Non a caso, del resto, la norma – come risulta a seguito degli ultimi correttivi al riordino delle carriere – nel prevedere che il sistema di valutazione dei dirigenti entri in vigore a decorrere dall’anno 2021, ha altresì statuito che l’adeguamento del Regolamento di Servizio dovesse conseguirsi, al più tardi, entro il 19 agosto 2020.

            In conclusione, la UILPA PP ha dichiarato l’indisponibilità a discutere e a pronunciarsi su uno schema di decreto che dovrebbe essere codificato a valle della definizione degli atti presupposti (l’irregolarità nell’ordine di trattazione degli affari costituisce illecito disciplinare per la PolPen!!!) e, peraltro, senza avere la minima idea di come e quando verranno formalizzati.

            Per tali ragioni è stata chiesta una moratoria all’attuazione della previsione legislativa fino a quando non saranno adempiute quelle presupposte.

            Chiudendo la riunione, l’Amministrazione si è riservata di valutare le proposte e le richieste pervenute dalle Organizzazioni Sindacali e ha comunicato l’intenzione di avviare a breve la discussione per la determinazione dei posti di funzione per la dirigenza, così come di dare impulso alle attività finalizzate al compimento degli altri atti utili a completare il quadro normativo.

            La registrazione audio dell’intervento della UILPA PP è disponibile online.

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