DGMC: Individuazione dei criteri per l'assegnazione del personale all'interno degli IPM - Ascolta l'intervento del Segretario Nazionale Armando Algozzino
L’incontro sindacale si è svolto presso il DGMC, erano presenti per l’Amministrazione il Presidente Tuccillo, il Dott. Starita e per il DAP, il Capo del Personale dott. Pietro Buffa.
La delegazione UILPA Polizia Penitenziaria era composta dai Segretari Nazionali Algozzino Armando e Sconza Giuseppe e dal delegato Ferrandino Eugenio.
In apertura dei lavori l’Amministrazione ha affermato che non avrebbe trattato la stabilizzazione del personale dell’UEPE, ma solo quello degli Istituti della Giustizia Minorile.
Ha, quindi, illustrato la situazione partendo dalle conclusione della riunione precedente chiedendo ai partecipanti di esprimersi rispetto alla determinazione di un criterio condiviso.
Gli interventi e le posizioni della UIL si possono ascoltare mediante il link presente sul nostro sito internet (www.polpenuil.it).
Ad ogni modo si riassumono qui di seguito le nostre posizioni:
1. prevedere un piano di mobilità straordinaria per coloro che sono assegnati alla giustizia minorile, con precedenza rispetto a chi proviene dagli adulti;
2. stabilizzazione dei distacchi di lungo corso e comunque disposti non oltre la data del 31/12/2015;
3. eliminare la prassi del distacco sostituendola con piani di mobilità ordinaria, così come già avviene dal 2016 mediante gli interpelli nazionali per la mobilità ordinaria;
4. stabilire e prevedere i criteri per l’assegnazione del personale ai nuclei di Polizia Penitenziaria presso gli UEPE, in ragione del recente Decreto Ministeriale.
La UIL, inoltre, ha contestato la posizione del SAPPE che vuole escludere i Commissari rispetto alla possibile stabilizzazione in quanto non si possono trattare in maniera diversa situazioni simili, poiché il Corpo di Polizia Penitenziaria è unico ed è inconcepibile che si possano differenziare principi e criteri a seconda del ruolo o della qualifica di appartenenza.
Al termine della discussione l’Amministrazione si è riservata di comunicare le proprie decisioni, anche se di fatto ha lasciato intendere che potrebbe propendere per fissare il limite alla data di pubblicazione dell’interpello per la mobilità ordinaria emanato per l’anno 2016, nulla ha fatto intendere invece rispetto ad una possibile priorità da concedere a coloro che già sono assegnati alla Giustizia Minorile.
In ogni caso qualunque soluzione venga adottata è facile immaginare che la conduzione illogica e iniqua dell’Amministrazione aprirà una stagione di ricorsi al TAR che potrebbe lasciare il segno.