E’ con sincera soddisfazione che voglio rendere noto a tutti gli uomini e le donne che lavorano in nome e per conto della UIL PA Polizia Penitenziaria che da questo mese possiamo finalmente dire che la soglia dei 5.000 iscritti è certificata (qualcosa tuttavia manca ancora).
Lavoro, coerenza, competenza, efficienza, serietà, onestà sono tutti requisiti che caratterizzano il vostro agire, a tutti i livelli, e ci consentono di crescere nonostante la spietata concorrenza di chi raggiunge il consenso attraverso metodi e sistemi diversi, tanto quanto discutibili.
Noi no! noi ci mettiamo la faccia, combattiamo battaglie di legalità, equità e trasparenza anche quando, apparentemente controproducente.
Per noi, infatti, prevale l’interesse generale prima di quello individuale e non utilizziamo lo strumento sindacale per eludere le regole che noi stessi abbiamo determinato.
Ecco perché non abbiamo mai chiesto un’aspettativa sindacale non retribuita; denunciamo lo scandalo dei poliziotti penitenziari sottratti dalle carceri (6.100 di cui 1.500 invisibili); denunciamo il preoccupante aumento degli eventi critici e delle aggressioni; gridiamo allo scandalo quando le regole vanno contro e non a favore del personale.
Non solo denunce, però, ma anche fatti concreti per i colleghi: quello dell’assicurazione che copre la responsabilità civile (due colleghi in Calabria stanno per beneficiarne alla faccia di tutti i detrattori e coloro che mistificavano la verità) o lo studio e l’analisi dello stress lavoro correlato in fase di realizzazione.
Questa è la UIL! Questi siete Voi!
Il mio personale ringraziamento e di tutta la segreteria nazionale va a coloro che hanno deciso di iscriversi o di confermare la loro permanenza in UIL perché questo, senza falsa retorica, ripaga tutti noi dei sacrifici e dell’impegno profuso, anche se aumenta le nostre responsabilità.
Certo questo non può e non deve essere considerato un punto di arrivo ma deve, senz’altro, costituire il nuovo punto di partenza per raggiungere altri ambiziosi traguardi.
Grazie, grazie, 5.000 volte grazie a tutti !
Angelo Urso