Firmata la preintesa, qui allegata. Leggi utlim'ora e ascolta l'audio dell'intervento della UIL - Si è conclusa stamattina, in tempi “record” rispetto a quelli a cui eravamo nostro malgrado abituati, la trattativa concernente la ripartizione delle risorse economiche del FESI 2016. L’impianto della pre-intesa è sostanzialmente uguale all’Accordo dell’anno precedente, ma con alcune migliorie soprattutto sotto il profilo della garanzie applicative/interpretative.
Su nostra insistente richiesta, infatti, è stato previsto che possa essere adita la Commissione di Garanzia Nazionale pure in caso di difformità applicative dell’Accordo in sede territoriale (es. imputazione in A2 di servizi che andrebbero A1, etc.).
Inoltre, ma di rilevante importanza, ancora su esclusiva richiesta UIL, è stato espunto dal preambolo del testo il riferimento al D.Lgs. 150/2009 (c.d. “legge Brunetta”) che malcelava la pericolosa tendenza a insinuare che possa esplicare degli effetti anche nei confronti della Polizia penitenziaria (prevenire è meglio che curare!).
L’accoglimento delle suddette richieste, unito al fatto che l’Amministrazione si è impegnata ad aprire il confronto con le OO.SS. già dal mese prossimo per rivedere alla radice la filosofia del FESI per il 2017 e alla circostanza che per la prima volta si può chiudere l’Accordo nel mese di giugno ed accelerarne pertanto l’effettivo pagamento, come dimostrazione di buona volontà ed apertura al dialogo, diversamente che negli altri anni abbiamo ritenuto di sottoscrivere l’intesa (non firmarla, peraltro, ci avrebbe impedito di ottenere i risultati sopra illustrati e non ne avrebbe inficiato la validità).
Ovviamente, abbiamo raccomandato all’Amministrazione di accelerare le procedure per addivenire alla firma dell’Accordo vero e proprio con il Sottosegretario delegato ed a quanto necessario per procedere, una volta stanziate le somme dal MEF, all’immediato pagamento di quanto dovuto. Da quest’anno, infatti, non ci saranno più alibi.
Da segnalare, infine, che la delegazione UIL aveva chiesto di considerare come “presenze” ai fini del raggiungimento delle soglie previste anche i riposi recupero fruiti (nei mesi successivi a quelli di maturazione) a seguito del differimento della fruizione dei riposi settimanali per esigenze dell’Amministrazione, nonché – pure sulla scorta di quanto sentenziato dalla Corte di Cassazione – i permessi ai sensi della legge n. 104/92. Tuttavia l’Amministrazione ha sostenuto che non era il caso di modificare il testo dell’Accordo in questa fase impegnandosi a ridiscuterne per il 2017.
L’audio degli interventi UIL: