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ULTIM’ORA
16 Settembre 2010

Nel pomeriggio la firma del rinnovo contrattuale per il biennio economico 2008-2009

Dichiarazione Stampa di Eugenio SARNO

Segretario Generale della UIL Penitenziari

Alle ore 17.30 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica –  si procederà alla firma dell’accordo  sul rinnovo del biennio economico 2008-2009 per i lavoratori del Comparto Sicurezza e Difesa (oltre 500mila )

 

Alla definizione dell’accordo si è giunti a notte inoltrata dopo una sfiancante maratona contrattuale durata oltre 12 ore.

Dopo aver registrato la sostanziale convergenza dei COCER Carabinieri e COCER Guardia di Finanza sulla proposta unitaria delle OO.SS. delle Forze di Polizia ad ordinamento civile (spalmare tutti i fondi disponibili su voci fisse dello stipendio come  parametro e indennità pensionabile)  si è registrato un irrigidimento dei COCER delle Forze Armate sulla loro proposta di destinare i fondi  della specificità a nuove finestre per l’assegno funzionale (12-22 e 37 anni).

Le OO.SS. delle Forze di Polizia hanno valutato che ciò avrebbe comportato una polverizzazione delle risorse ed una platea minima di fruitori con un costo di circa 30milioni e quindi dichiarato insostenibile l’operazione.

Dopo vari tentativi di mediazione si è preso atto dell’inamovibilità dei COCER delle FF.AA. e pertanto si è deciso di chiudere non all’unanimità ma a maggioranza.

Ovviamente la firma dell’intesa economica resta condizionata agli impegni formali che il Governo , attraverso il Ministro Brunetta, vorrà sottoscrivere in tema di garanzia sui trattamenti economici come dagli ordini del giorno approvati dalla Camera dei deputati dopo le manifestazioni di protesta indette dalle OO.SS. del Comparto.

Un’intesa amara come quella minestra che si è costretti ad ingurgitare per non dover saltare dalla finestra. Abbiamo agito con senso di responsabilità per garantire, almeno in minima parte, un recupero del potere d’acquisto dei nostri stipendi. Di certo aver potuto coprire solo l’inflazione programmata (3,2 %) del biennio non ci può far parlare di effettivi incrementi salariali in quanto gli aumenti variano mediamente dai 75 ai 100 euro lordi con la certezze che i contratti saranno bloccati per almeno tre anni . Analogamente l’esiguità dei fondi destinati dal Governo alla tanto declamata specificità del Comparto Sicurezza non possono soddisfarci per nulla. I 100 milioni stanziati, infatti, si risolvono in 12 euro pro-capite. Non occorre aggiungere altro.

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