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Iniziò tutto a New York una mattina del 17 dicembre 1999, nel quartier generale mondiale dell’Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite dove per la prima volta si riunì e si decise di istituire la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, da celebrare il 25 Novembre di ogni anno. Una data scelta per ricordare tre donne, tre sorelle e attiviste politiche, PatriaMinerva e Maria Teresa Mirabal, che il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Dominicana, mentre si recavano a trovare i loro mariti, incarcerati per ordine del dittatore Trujillo, furono fermate dall’esercito, picchiate, stuprate, torturate, bastonate, uccise e gettate in un burrone all’interno della loro vettura, per simulare un incidente.

Quello stesso giorno l’ONU firmò un documento che riconobbe, per la prima volta, l’esistenza di un problema di disparità e diseguaglianza nella considerazione della donna, tale da produrre troppo spesso forme di violenze di ogni genere, per il quale si rese opportuno dichiarare che:  “la violenza sulle donne è un ostacolo sulla via dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace”.

 “la violenza contro le donne deriva da una lunga  storia di rapporti di forza disuguali fra uomini e donne, situazione che conduce alla dominazione degli uomini sulle donne e alla discriminazione di queste ultime, impedendo loro di emanciparsi pienamente, e che la violenza è uno dei principali meccanismi sociali per mezzo dei quali le donne vengono mantenute in condizioni di inferiorità rispetto agli uomini”.

“l’espressione ‘violenza contro le donne’ designa ogni atto di violenza rivolto contro il sesso femminile, che arrechi o sia suscettibile di arrecare pregiudizio o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, nonché la minaccia di eseguire tali atti, la costrizione o la privazione arbitraria di libertà, tanto nella vita pubblica quanto nella vita privata”.

 

E’ quindi dal 1999 che si celebra ogni anno questa giornata, eppure ancor oggi troppe sono le donne che muoiono per mano del proprio marito o fidanzato, troppe coloro che subiscono atti di violenza, fisica o sessuale, troppe le donne che subiscono vessazioni psicologiche e discriminazioni nella vita privata e in quella sociale o lavorativa.

Sappiamo bene che molte sono le battaglie da compiere ma comprendiamo anche che combattere le violenze e le disuguaglianze in ambito lavorativo rappresenta il primo passo per la realizzazione di sani rapporti paritari anche nella sfera personale e familiare.

Spesso, per vergogna, per paura di essere giudicate o di subire ritorsioni, le violenze sul luogo di lavoro non vengono denunciate.

Questa l’occasione allora per ricordare che saremo sempre a fianco delle lavoratrici che riporranno la loro fiducia nella UIL PA PP, per supportale con ogni strumento.

In nostro obiettivo? Quello di poter sorridere degli anni in cui… esisteva una giornata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

Roma lì, 25.11.2024                                                                        

Segretaria Nazionale
Michela Romanello

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