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Ultim’Ora dell’16 novembre 2023 - Incontro con il Presidente del Consiglio e i Ministri del Comparto Sicurezza - leggi qui il comunicato stampa. Ascolta l'intervento di Gennarino De Fazio.

Questa mattina le Organizzazioni Sindacali rappresentative e le Rappresentanze del Comparto Sicurezza, Difesa, Soccorso Pubblico hanno incontrato a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i Ministri interessati.

          La folta delegazione governativa ha illustrato gli stanziamenti utili al rinnovo contrattuale che ammontano a poco meno 1.400 milioni (FF.PP. e FF.AA.), cui saranno aggiunti 60 milioni, per un fondo destinato alle indennità e al lavoro straordinario, più 15 milioni da sommare alle risorse esistenti (40 milioni per il 2023, 60 milioni dal 2024) per la perequazione del trattamento pensionistico, che si tradurranno in un aumento medio, lordo, a regime di circa 188 euro e dunque del tutto insufficienti a coprire la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni.

          Nel poco tempo a disposizione, considerata la riunione convocata in forma “plenaria”, la UILPA Polizia Penitenziaria ha avuto modo di ribadire le necessità del settore e, in esso, specificatamente quelle degli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, da troppo tempo trascurate. Fra le tante, anche attraverso la consegna di un documento, ha dunque formulato le seguenti principali osservazioni e richieste:

CCNL

  • Le risorse stanziate nel DDL di bilancio per il rinnovo contrattuale, come peraltro già evidenziato dalla Confederazione rispetto alla generalità del pubblico impiego, non sono affatto sufficienti a recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni, non solo in relazione all’inflazione reale degli anni di riferimento (2022, 2023 e 2024), ma anche rispetto alla misura certificata dell’IPCA;
  • Anche per dare senso compiuto alla specificità del settore è indispensabile appostare risorse aggiuntive che consentano di mantenere le retribuzioni al passo con il costo della vita, specie in un settore sottoposto a frequente mobilità (con tutto ciò che ne deriva pure per la sistemazione alloggiativa) e a stringenti restrizioni ordinamentali, così com’è indispensabile rifinanziare e rendere effettive anche per gli appartenenti alla Polizia penitenziaria numerose indennità;
  • Occorre defiscalizzare gli aumenti contrattuali e la retribuzione accessoria (ivi compreso il FESI);
  • Vanno incrementati gli stanziamenti per consentire la stipula del primo CCNL per la Dirigenza, anche superando il dettato di cui al 5° e al 6° comma, art. 46, D.Lgs. n. 95/2017;

FESI

  • Va perequato il trattamento economico all’interno del comparto (come peraltro previsto dall’Addendum al CCNL del 2021) – atteso che il FESI pro-capite della Polizia penitenziaria, per esempio, ammonta a meno della metà di quello della Polizia di Stato e a circa un terzo di quello della Guardia di Finanza – attraverso lo stanziamento di risorse finalizzate;

ORARIO DI LAVORO E STRAORDINARIO

  • È necessario definire la disciplina dell’organizzazione dell’orario di lavoro e rivalutare il pagamento del lavoro straordinario, indicizzandolo alla retribuzione ordinaria, senza farne gravare i costi sulle risorse contrattuali e se mai incidendo sul monte ore (meno straordinario, maggiore retribuzione) “Oggi il lavoro straordinario di un poliziotto è pagato meno delle ipotesi di salario minimo di cui si dibatte”, ha fra l’altro evidenziato la UILPA PP;

PENSIONI

  • Vanno introdotte misure previdenziali perequative, pure attraverso la rivalutazione dei coefficienti di trasformazione;
  • vanno avviate forme di previdenza complementare/dedicata con misure di ristoro per coloro che sono stati e saranno penalizzati dai ritardi;
  • va adeguatamente incrementato lo stanziamento di cui al comma 95, art. 1, legge n. 234/2021 (60 mln a regime);

TFS

  • Urge dare esecuzione alla sentenza della Corte Costituzionale ristabilendo che il TFS va liquidato, senza ritardi, alla cessazione dal servizio;

VISITE FISCALI

  • È indispensabile l’emanazione del nuovo decreto ministeriale per la regolamentazione delle modalità e delle fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali, atteso anche che gli operatori del Comparto sono ulteriormente penalizzati dal DM annullato dal TAR del Lazio anche dalla riduzione delle ipotesi di esclusione;

AGGRESSIONI

  • Bisogna fermare le aggressioni alle donne e agli uomini in divisa (una ogni tre ore) e particolarmente agli appartenenti alla Polizia penitenziaria (4 al giorno quelle più gravi) attraverso il rafforzamento degli organici, il rinnovo e il potenziamento degli equipaggiamenti, misure organizzative, e, non per ultimo, l’introduzione di uno specifico reato o, per lo meno, di un’aggravante che aumenti il minimo edittale della pena prevista e consenta l’arresto in flagranza degli autori;

SICUREZZA SUL LAVORO

  • Non sono più rinviabili politiche di concreta attuazione della disciplina sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ivi compresa la salubrità degli ambienti e dei mezzi di locomozione e trasporto;

ORGANICI

  • Occorre potenziare gli organici e abbassare l’età media, la sola Polizia penitenziaria è mancante di 18mila unità rispetto al reale fabbisogno;

RIORDINO DELLE CARRIERE

  • Necessita intervenire sulla revisione dei ruoli delle Forze di Polizia con ulteriori correttivi finalizzati anche a porre rimedio a sperequazioni ingeneratesi con gli ultimi provvedimenti e ad aggiornarsi alle nuove e mutate esigenze efficientando l’apparato di sicurezza del Paese;

CARCERI

  • Va urgentemente deflazionata la densità detentiva, entro fine mese verranno verosimilmente superate le 60mila presenze a fronte di poco più di 51mila posti;
  • Va risolto l’annoso e a tratti kafkiano problema della gestione dei detenuti affetti da patologie mentali;
  • I detenuti della maggiore età, fino al compimento dei 25 anni, dovrebbero scontare la pena in apposito circuito delle carceri per adulti;
  • Occorre efficientare la prevenzione di ogni evento turbativo dell’ordine e della sicurezza penitenziaria, prim’ancora che incentivarne la repressione;
  • Vanno coretti, rimodulandoli, gli articoli 613-bis (Tortura) e 613-ter (Istigazione del pubblico ufficiale a commettere tortura) del codice penale;
  • Vanno riorganizzati due Dipartimenti (DAP e DGMC) e il Corpo di polizia penitenziaria anche attraverso la valorizzazione della Dirigenza.

 

A margine della riunione, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, direttamente sollecitato dalla UIL, ha annunciato la convocazione delle Organizzazioni Sindacali per giovedì 23 novembre.

L’audio del principale intervento della UILPA PP è disponibile online.

 

 

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