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Egregio Provveditore, a seguito della visita ai luoghi di lavoro presso la Casa Reclusione di Oristano effettuato dalla UIL PA Polizia Penitenziaria, sono subito emersi dei dati allarmanti come: la grave carenza organica di Polizia Penitenziaria, ormai stigmate della maggior parte degli istituti dell’Isola; i quasi 12000 giorni di congedo arretrato e non fruito dal personale; il sovraffollamento detentivo e la mancanza di un Direttore che si occupi esclusivamente dell'Istituto.

Le gravi difficoltà oggettive di questo Istituto e le anomalie potrebbero, a nostro parere, essere risolte o quantomeno attenuate con dei correttivi mirati all'organizzazione del lavoro.

2 L'organico di Polizia Penitenziaria previsto dalle tabelle ministeriali è di 210 Agenti, mentre il personale amministrato è pari a 156 Agenti con una carenza organica di 54 unità, che ha determinato un accumulo di congedo ordinario pari a 11778 giorni relativo gli anni 2013 -2016; in media ogni Agente deve fruire di 75.50 giorni di congedo ordinario. Va da se che il personale impiegato è sottoposto ad una mole di lavoro continuativo eccessivo che, negli anni passati, non ha permesso i tempi di recupero psicofisico previsti dalla legge ed indispensabili per il buon svolgimento ed adempimento in servizio.

La capienza detentiva regolamentare prevede 260 detenuti ma allo stato attuale sono ristretti presso la Casa di Reclusione di Oristano nr. 293 detenuti appartenenti al circuito media sicurezza, As3 ed As1, che determinano una sorveglianza diversificata rispetto alla tipologia. Nel caso degli AS 1, una corretta gestione diventa impossibile a causa delle assegnazioni imposte dal Dipartimento, finalizzate al rispetto delle normative che impongono l'isolamento notturno.

Significativa la condizione attuale del locale NTP, dove sono impiegati solamente 14 Agenti, a fronte di 1043 traduzioni svolte dal 1 gennaio 2015 al 1 marzo 2016 con un impiego di 4440 Agenti, mentre i piantonamenti in luoghi esterni di cura nello stesso periodo sono pari a 30 con l'impiego di 150 Agenti.

Gli eventi critici sono stati 53, numero che, rispetto alle carenze organiche e strutturali da merito alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria dell'Istituto.

Spiace dover segnalare la mancanza di adeguate attenzioni per le relazioni sindacali, malgrado le promesse della Direzione; allo stato attuale non è stato infatti ancora emanato un protocollo di intesa locale dove si potrebbero apportare delle migliorie all'organizzazione del lavoro e non sono state nemmeno realizzate le unità operative dove potrebbero essere resi piu' funzionali i processi lavorativi.

Inoltre, malgrado la gran parte del personale del quadro permanente richieda di svolgere i turni nei 4 quadranti più congeniali, (6.12 - 12.18 - 18.24 - 24.6), così come avviene negli atri Istituti della Regione, tale richiesta, anche se supportata da una sorta di "referendum" tra il personale, non è stata ancora riscontrata positivamente poiché a monte manca un protocollo di intesa che disciplini nello specifico gli orari lavorativi.

Fa comunque ben sperare la manifestata volontà del Direttore di iniziare la turnazione sopra citata, seppur inizialmente in forma sperimentale.

Singolare anche il fatto che il personale debba pagare il canone nella caserma Agenti benché le camere non siano rispondenti ai parametri previsti dal canone di locazione per gli accasermati; non è infatti previsto negli alloggi il climatizzatore, assenza che rende invivibili le camere soprattutto nella stagione estiva, dove il caldo all'interno diventa torrido.

IL Direttore, malgrado gli incarichi in altre sedi, crediamo debba considerare con la giusta attenzione le rivendicazioni sindacali; il personale ha il diritto di lavorare con adeguati canoni di sicurezza ed in condizioni di benessere, oltre che fruire del congedo ordinario previsto in ogni anno solare ed essere impiegato con raziocinio all’interno dei reparti.

Alla luce delle differenti problematiche emerse dalla gestione con questo modus operandi, chiediamo immediati interventi per permettere la fruizione dei diritti sanciti costituzionalmente come il congedo ordinario e chiediamo di assicurare delle regole certe attraverso l'Istituzione di un Protocollo di intesa locale che permetta a tutto il personale di fruire in maniera equa dei diritti ed agevoli una linearità di trattamento.

In attesa di urgente riscontro, si porgono cordiali saluti.

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