Nota congiunta - On. Ministro, com’è noto l’emergenza penitenziaria e - ancor più - gli effetti che ricadono sul Personale del Corpo di Polizia penitenziaria, durano da anni e non accennano a migliorare.
I problemi hanno invece necessità di essere affrontati con misure lungimiranti, strutturali e organiche, tali da invertire la tendenza ed innescare un percorso di riforme che collochino il sistema di esecuzione penale al centro del modello di giustizia del Paese.
Le questioni più urgenti e stringenti, solo per citarne alcune, sono ad esempio: la carenza delle dotazioni organiche, gli equipaggiamenti, il trattamento complessivo (si pensi all’annosa questione del pagamento degli oneri accessori per le caserme), le aggressioni, il modello custodiale, la condivisione di un protocollo sanitario per il contenimento dei rischi di contagio da coronavirus ed altre ancora che tardano ad essere avviate a soluzione.
A ciò si aggiunga il tema del rinnovo del Contratto Nazionale per il Personale non dirigente del Comparto Sicurezza e la stipula del primo Contratto per l’autonoma area negoziale per i dirigenti delle Forze di Polizia.
Si tratta di questioni su cui si avverte forte l’esigenza, non più rinviabile, di un confronto, sereno e costruttivo con la S.V. On.le Ministro, attraverso il quale si auspica si possano individuare strategie e linee di intervento condivise, anche in previsione dell’impegno delle risorse derivanti dal recovery fund, nonché della predisposizione della nota di aggiornamento al DEF e della legge di bilancio per l’anno 2021 che sarà presto discussa nel CdM e dal Parlamento.
Per quanto detto queste OO.SS. chiedono alla S.V. di voler calendarizzare una prima riunione per l’avvio di una discussione non più rinviabile stante la criticità vissuta dagli Uomini e dalle Donne del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, molti cordiali saluti.