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Nota 8794 - Nel corso dell’ultimo fine settimana a Trapani è accaduto qualcosa che definire insolito appare un eufemismo.
Praticamente è avvenuto che nell’ambito di una vertenza sindacale condotta anche mediante dichiarazioni rilasciate alla stampa, da parte della Uil PA Polizia Penitenziaria Sicilia, contro le modalità di impiego del personale femminile decise dal Direttore dell’istituto, è inopportunamente intervenuto il Comandante di Reparto con altrettante dichiarazioni alla stampa (vedi allegato) che non abbiamo ben compreso se ricondurre ad attività di concorrenza sindacale o istituzionale dato che le relazioni sindacali sono di pertinenza dei Dirigenti penitenziari.
Pur tralasciando le questioni di merito, che saranno evidentemente affrontate nelle sedi opportune e di competenza, non possiamo esimerci dal domandare a Lei se le affermazioni offensive rivolte dal Comandante di Reparto di Trapani nei confronti della UIL siano state condivise e autorizzate dall’amministrazione, ovvero se sono frutto di estemporanee autonome iniziative del medesimo.
Del resto le stringenti disposizioni impartite in materia da parte dello stesso Ministro della Giustizia oltre che dall’amministrazione, inducono a pensare che le stesse possano essere state concertate con PRAP e DAP.
Se così fosse mi lasci dire, quale segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria, che pur essendo rispettoso del principio universale della libertà di pensiero e di parola, le frasi utilizzate dal Comandante di Reparto appaiono tanto inopportune quanto offensive ed ingiuriose.
Se viceversa così non fosse, anche al fine di evitare altrettanto inopportune azioni di rivalsa e al di là delle eventuale valutazioni disciplinari che, chiaramente, non rientrano nella nostra competenza, l’auspicio e che Lei voglia disporre al Comandante di Reparto di porgere pubbliche scuse alla scrivente organizzazione sindacale e, soprattutto, di mantenere comportamenti improntati ad un adeguata deontologia professionale poiché da qualche giorno all’interno dell’istituto si “registra” uno strano clima nei confronti di coloro che hanno ritenuto di concedere il loro mandato di rappresentanza alla UIL.
Certo che sia nell’interesse di tutti mantenere rapporti cordiali improntati al reciproco rispetto delle parti, nell’attesa di cortese urgente risconto porgo distinti saluti.

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