Con l’approssimarsi dell’estate, come spesso accade, le criticità del sistema penitenziario emergono, tanto quanto le contraddizioni e le inefficienze di un complesso la cui organizzazione presenta a nostro avviso vistose lacune.
Da più parti nel Paese si registrano stati di agitazione, proteste e lamentele di ogni genere riconducibili alle carenze d’organico; alla mancata concessione di riposi e ferie, a proposito delle quali qualcuno utilizza addirittura il criterio del sorteggio; al protrarsi degli orari di lavoro (turni e traduzioni di 10/12 ore consecutive); alla varietà di articolazioni dell’orario di lavoro (anche spezzato e alternato); a programmazioni del servizio di soli pochi giorni, a dimostrazione di un’organizzazione tanto disarticolata quanto incerta... leggi qui .- nostra nota 8713