Nota nr. 8489 del 18.04.17 - Nel prendere visione dell’ipotesi di mobilità riferita al personale dei ruoli indicati in oggetto, comunicata con nota n. 0117517 del 5 aprile 2017, non possiamo esimerci dal rilevare l’immediata percezione di criticità operative e di opportunità che deriverebbero, appunto, da un provvedimento del genere.
Se pensiamo che tale mobilità veniva richiesta da anni dagli operatori interessati e dalle OO.SS. (in particolare non si realizza da molto tempo quella dei sovrintendenti) e che in occasione di una preannunciata realizzazione le unità interessate erano in numero maggiore rispetto ad oggi, così facendo, l’amministrazione rischia di partorire il più classico dei topolini con il rischio che coloro i quali non saranno interessati dalla mobilità troveranno poi pregiudizio dall’imminente riordino delle carriere che, è bene sottolinearlo, prevede (per i neo sovrintendenti) nella fase transitoria la salvaguardia della sede di servizio.
Ragione per cui più che una “falsa” mobilità come quella proposta noi riteniamo, consapevoli che agli operatori in questione sia stato per troppo tempo negato, di fatto, il diritto di mobilità, che in realtà sarebbe più utile e opportuno che si mettano a punto da subito anche strategie e strumenti regolamentari e operativi che consentano, già all’indomani dell’attuazione del riordino delle carriere e prima delle procedure concorsuali conseguenti, la garanzia del trasferimento della totalità (tendenziale) del personale appartenente ai ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori già in servizio e che ambiscono da anni l’agognato trasferimento.
Si invita pertanto la S.V. a porre in essere ogni azione di diretta competenza che consenta di intraprendere il percorso sopra tracciato anche, se del caso, mediante la revisione dell’attuale PCD che disciplina la mobilità ordinaria e/o la sottoscrizione di uno specifico accordo di natura straordinaria e temporanea.
Nell’attesa, molti cordiali saluti. F.to Il Segretario Generale Angelo URSO