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Nota n°8173 del 26.01.16 - Dr. Enrico SBRIGLIA - Provveditore Regionale A.P. PADOVA
OGGETTO: delibera C.A.R. n.17 del 30/10/2015 - Con la nota n. 312 dell’11/12/2015 il Coordinamento Regionale della UIL PA Penitenziari ha posto in evidenza alla S.V. il fatto che la delibera indicata in oggetto, così come il verbale della relativa seduta non specificano “il quesito su cui il Presidente invita la CAR ad esprimersi” (art.4 co 2 regolamento) e in ragione di ciò chiede di riconvocare l’organo di garanzia per appunto precisare la violazione votata.
Nella nota medesima, tra l’altro, rileva che essendo “venuti a conoscenza di nuove o diverse” violazioni e in ragione di quanto prevede l’art.3 comma 5 del regolamento propone ricorso alla CAR affinché si pronunci proprio sulle nuove violazioni individuate.
Con la nota n.2952 del 22/1/2016 codesto ufficio, a firma del Suo vicario, equivocando probabilmente la nostra richiesta, riferisce che non è previsto che si possa rivedere la decisione della CAR citando il relativo articolo del regolamento.
Occorre, quindi, rimarcare che la richiesta della UIL non era quella di rivedere la decisione della CAR ma, piuttosto, quella di veder specificato il quesito su cui la commissione è stata chiamata a deliberare, in quanto non è chiaramente desumibile dagli atti, e l’organo che può realizzare ciò, speriamo condivida, non può essere altro che quello che ha deliberato.
Il riscontro, invece, elude la seconda questione posta dalla UIL, vale a dire il ricorso alla CAR conseguenza dell’essere venuti a conoscenza di nuove e diverse violazioni da parte del Direttore di Verona nell’assegnazione dei vice coordinatori.
Ad onor del vero, ci sarebbe anche l’art. 4 co 5 del citato regolamento che prevede la trasmissione del verbale e della delibera alla Direzione interessata, ma anche a tutte le Direzioni degli istituti dipendenti affinché ne prendano atto onde evitare conflittualità, cosa che il Direttore di Verona non ha fatto dato che con la nota n.269 del 17/11/2015 la UIL ha eccepito appunto su analoghe numerose violazioni.
Da ribadire che il regolamento, come è ovvio che sia in ragione di ciò che prevede il decreto legislativo 165/2001, impone al Provveditore Regionale di assumere pertinenti iniziative, laddove si rilevasse che le delibere assunte non sono osservate, che non sono state assunte, ovvero non hanno sortito effetti qualora invece lo fossero.
Premesso quanto sopra, mi rivolgo all’attenzione della S.V. nella speranza che le questioni da noi poste vengano considerate per quelle che sono.
Nell’attesa di cortese urgente riscontro, porgo distinti saluti. F.to Il Segretario Generale Angelo Urso

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