Con nota n°2/15 del 21.10.2015, che si allega in copia, la Segreteria Locale della scrivente organizzazione presso la CC di Monza segnalava al Provveditore Regionale l’esigenza di
rivedere le disposizioni dettate in merito ai Piantonamenti in luoghi esterni di cura delle detenute della CR Bollate, di cui al provvedimento allegato.
Sostanzialmente si rappresentavano le doglianze del personale femminile rispetto alle continue modiche dei turni, all’opportunità di estendere il supporto fornito alla CR Bollate all’intera
regione e non ad un singolo Istituto e alla necessità di contenere la spesa pubblica, trattandosi di servizio di missione fuori sede che, peraltro, comporta anche un significativo consumo di lavoro straordinario.
Da quella segnalazione nessuna iniziativa è stata intrapresa e, come ormai consuetudine, nessun riscontro è pervenuto.
Giova però precisare che da allora qualcosa è cambiata: il personale femminile della CR Bollate è stato integrato con le ultime assegnazioni di neo agenti, mentre quello di Monza è
caratterizzato da diverse assenze per astensioni (gravidanza).
Ciononostante, con estremo stupore ed amarezza, constatiamo ancora oggi che un piantonamento programmato per il 18 p.v. di competenza di Bollate è ancora posto in carico al
personale di Monza.
Orbene, dal momento in cui, si è ormai constatato che il PRAP Lombardia alcune questioni non vuole affrontarle per motivi che ci sfuggono, sarebbe utile che qualcuno assuma provvedimenti seri ed autorevoli nei confronti di una tale gestione del personale e delle risorse economiche.
Continuare a dare supporto ad una realtà che è stata recentemente integrata di personale e che dalla propria organizzazione del lavoro, con i numeri, dimostra di non essere in carenza, appare davvero paradossale. A Bollate, infatti, nei periodi estivi o di festività, viene garantito il diritto al congedo ordinario a circa il 50% del personale per fascia. Presso gli altri istituti lombardi si arriva a stento al 33%, con qualche realtà che addirittura si aggira al 25%, senza per questo “meritare” integrazioni all’attenzione del PRAP.
Ribadiamo l’auspicio di assistere a provvedimenti urgenti e immediati nei confronti di chi, a nostro avviso, gestisce male le già poche risorse umane e non si preoccupa di contenere la spesa pubblica.
La sospensione dell’invio di personale già a partire dal prossimo 18 gennaio, certificherebbe un importante segnale di responsabilità dell’Amministrazione.
In attesa di riscontro, cordiali saluti.