Roma lì, 10 novembre 2010
Prot. 5886
On. Angelino ALFANO Ministro della Giustizia
Pres. Settembrino NEBBIOSO Capo di Gabinetto del Ministro
Pres. Franco IONTA Capo del DAP
Dr. Emilio Di SOMMA Vice Capo Vicario del DAP
Dr. Riccardo TURRINI VITA D.G. del Personale DAP
Oggetto: Mancato riconoscimento di avanzamenti in carriera per personale del Corpo di P.P.
con la presente si partecipa il più vivo rammarico della scrivente O.S. nel dover prendere atto, ancora una volta, dell’intollerabile ritardo con cui codesta Amministrazione procede ( anzi non procede ) al riconoscimento di avanzamenti di carriera, maturati già da tempo, nei confronti di personale di polizia penitenziaria.
Specificatamente ci si riferisce ai Funzionari del 1° Corso - Ruolo Direttivo Ordinario, che hanno maturato, da ormai ben più di tre anni e a RUOLO APERTO, la qualifica di Commissario Penitenziario.
Questo intollerabile, quanto offensivo, ritardo delle procedure testimonia ed evidenzia l’assoluta insensibilità , la più bieca arroganza e persino l’ostilità di codesta Amministrazione verso il personale di polizia penitenziaria; Nel caso specifico verso i Funzionari del Corpo, di cui solo verbalmente si lodano ruolo ed importanza.
Non è la prima volta che la UIL PA Penitenziari si vede costretta a redarguire e richiamare codesta Amministrazione al rispetto dei diritti e dei tempi in materia di avanzamenti in carriera. Più volte abbiamo resa nota la nostra esecrazione per le lungaggini burocratiche, le dimenticanze, le omissioni che penalizzano il personale di polizia penitenziaria, a prescindere dall’appartenenza ad un ruolo o ad una qualifica.
Considerato che nei primi mesi del prossimo anno i summenzionati Funzionari, non ancora inquadrati nella già maturata qualifica di Commissario Penitenziario, matureranno i requisiti per la promozione alla qualifica di Commissario Capo, siamo già predisposti all’ennesimo percorso amministrativo connotato da ritardi ed omissioni.
Analogamente i Funzionari del 3° Corso - Ruolo Direttivo Speciale ,che pure hanno maturato da almeno tre anni i requisiti necessari per la promozione a ruolo aperto alla qualifica di Commissario Penitenziario, attendono l'espletamento ed il completamento delle incombenze da parte del Consiglio di Amministrazione perché si definisca la formazione della graduatoria di merito.
In questo quadro di diritti negati ai Funzionari della Polizia Penitenziaria, non si può non sottolineare come ad alimentare una loro (più che giustificata) frustrazione concorra l’inquadramento di circa trecento unità nel profilo di dirigente penitenziario, senza alcun ritardo ed omissione . Per l'ennesima volta, quindi, personale della polizia penitenziaria deve assistere, subendola, la pratica dei due pesi e delle due misure.
Ciò posto, si invitano le SS.LL. a procedere celermente al completamento delle procedure e delle relative delibere.
In ogni caso la scrivente O.S. si riserva di tutelare i diritti soggettivi e collettivi dei propri associati nelle sedi che si riterrà opportuno adire.
In attesa di cortese riscontro, molti cordiali saluti
Eugenio SARNO - Segretario Generale UIL PA Penitenziari