Egregi, alla C.C.” S.ANNA” di Modena si continua a registrare la totale assenza di ogni forma di rispetto delle regole sia in merito alla gestione dell'istituto penitenziario Modenese, sia per quanto riguarda le normative di legge esistenti.
Il ruolo di protagonista di questa situazione continua ad essere ricoperto dal Dott. Madonna della Casa Circondariale; ed in breve si citano i fatti.
Il suddetto dirigente il giorno 7-5-010 nonostante fosse assente dal lavoro per malattia, si è recato presso l'istituto penitenziario per disporre la divulgazione di un ordine servizio datato
26-4-2010, mediante il quale un Agente di Polizia Penitenziaria viene assegnato presso la propria segreteria.
Ebbene, stupisce quale sia la motivazione di tanta urgenza da indurre un dipendente pubblico – seppur direttore – a non rispettare le fasce di reperibilità in caso di malattia e, peggio ancora, a formulare proprie disposizioni pur in presenza di un'altro direttore.
Inoltre non sembra che lo stesso direttore abbia nella dovuta considerazione la grave carenza di organico, visto che si continua ad impiegare personale di Polizia Penitenziaria per lo svolgimento di funzioni amministrative, pur disponendo - per le suddette funzioni - di sufficiente personale del ruolo amministrativo.
Il suddetto Direttore non è nuovo alla totale assenza di rispetto delle norme in materia di pubblico impiego visto che, contrariamente a quanto avviene per se stesso, dispone le visite fiscali anche al personale in malattia che non ne è soggetto.
Alla luce di questo ennesimo episodio, i lavoratori tutti esprimono un unico parere. Il direttore dell'istituto S.Anna, vuole imporre una sola regola, la propria che cambia ogni qualvolta ne ravvisa l'opportunità.
Tutto ciò avviene in una situazione di totale assenza di gestione e di rispetto delle regole sulla sicurezza, che lo stesso direttore ha dimostrato più volte le proprie responsabilità.
Risulta che le SS.LL. stanno profondendo ogni sforzo affinchè l'istituto penitenziario modenese possa avere una migliore gestione. Uno sforzo che è vanificato da quanto avviene e soprattutto dagli atteggiamenti del suddetto direttore, che oltre a non adempiere pedissequamente alle norme di legge vigenti, adotta provvedimenti discutibili sia per il metodo che per il merito, volendo dimostrare quanto la Sua volontà prevarichi su ogni cosa.
Le scriventi chiedono che la disposizione del Dott. Madonna venga revocata, che lo stesso rispetti le norme di comportamento dei pubblici dipendenti così come ne richiede il rispetto da parte del personale a lui sottoposto, ma sopratutto che si ripristini all'interno della C.C.S.Anna una condizione di vivibilità da troppo tempo richiesta.
Distinti saluti