Nota n. 10.119 - Con riferimento alla ricognizione avviata con nota n. m_dg.GDAP.17/10/2022.0390337.U della S.V. e relativa all’oggetto, si evidenzia che la stessa si pone in violazione delle statuizioni di cui al PCD del 14 ottobre 2021, sia in ordine ai criteri e ai titoli valutabili per la selezione dei candidati sia in relazione ai destinatari della procedura, allo stato individuati esclusivamente in coloro che prestano servizio presso il centrale Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e presso gli Istituti, Uffici e Servizi presenti sul territorio del Provveditorato Regionale per il Lazio, Abruzzo e Molise.
Peraltro, non è chiaro se la procedura rispetti le previsioni del 2° comma, art. 1, DM 02 ottobre 2017, o – al contrario – possa alimentare l’assegnazione di risorse umane in esubero presso il DAP.
Dopo le stagioni delle cc.dd. “stabilizzazioni” realizzate per sanare attività amministrative tutt’altro che improntate alla ricerca dell’equidistanza e del buon andamento, non si vorrebbe assistere a ulteriori precarizzazioni operate – ora come allora – con metodi che paiono illegittimi, parziali e per nulla trasparenti.
Si prega pertanto la S.V. di voler riconsiderare la questione, integrando la nota sopra citata affinché il bando risulti conforme al già richiamato PCD del 14 ottobre 2021 e di voler assicurare che le assegnazioni conseguenti non si pongano in esubero, per ruolo e genere, rispetto alle dotazioni organiche vigenti.
Con l’occasione, inoltre, in tema di “stabilizzazioni”, si sollecita nuovamente la S.V. a definire la posizione amministrativa di coloro che risultano assegnati presso il Magazzino Vestiario e Casermaggio di Firenze e le Centrali Operative Regionali dismesse, nonché presso i diversi distaccamenti dei Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria (Ancona, Pescara, Genova, Potenza e Perugia).
Nell’attesa di un urgentissimo riscontro, cordiali saluti.