Gentile Presidente,
si è incidentalmente venuti a conoscenza delle direttive impartite dalla S.V., sul tema di cui in oggetto, con nota numero m_dg.GDAP.05/08/2021.0294890.U.
Nel ribadire la centralità, l’importanza e la peculiarità dei servizi affidati al NIC e alle sue articolazioni regionali e le straordinarie capacità con cui vengono disimpegnati, se ne condividono assolutamente la ratio, le finalità e l’opportunità.
Nondimeno, sulla scorta dell’esperienza passata, si scorge il rischio che quanto prescritto nell’ultimo capoverso e, in particolare, il residuale invito a “dare avvio alle procedure di ricognizione e disponibilità, di concerto con il Comandante del Nucleo Investigativo Centrale, per l’individuazione di altri dirigenti del Corpo a cui assegnare in forma esclusiva le funzioni pro tempore di Comandante del Nucleo Regionale e di altre unità da impiegare in maniera preminente al Nucleo Regionale”, possa favorire la riapertura delle “porte di servizio” – già più volte denunciate da questa Organizzazione Sindacale e “certificate” anche dal Gruppo di lavoro istituito con PCD del 18 aprile 2019 – attraverso le quali far accedere operatori di Polizia penitenziaria ai Provveditorati Regionali al difuori e in aggiramento delle regole vigenti, nonché in esubero rispetto alle dotazioni organiche statuite.
Se ciò si realizzasse, anche per una sorta di eterogenesi dei fini, si ricreerebbero situazioni di illegittimità diffusa, già tristemente sperimentate in passato, con nuove forme di precarizzazione che vanificherebbero l’opera di stabilizzazione e risanamento faticosamente condotta negli ultimi anni e che, soprattutto, si svilupperebbero a discapito degli organici assegnati agli istituti penitenziari e fortemente inadeguati e sottodimensionati.
Da non trascurare, peraltro, che già allo stato attuale gli organici del Corpo di polizia penitenziaria di fatto assegnati ai Provveditorati Regionali risultano in qualche caso violare il dettato di cui al 2° comma, art. 1, DM del 2 ottobre 2017 (“Non possono essere disposti trasferimenti, assegnazioni o distacchi, anche temporanei o a tempo parziale, oltre i limiti del comma 1, salvo che non sia consentito da disposizioni normative vigenti”), a causa di provvedimenti di natura “stabilmente provvisoria” emessi dai rispettivi Dirigenti generali, ancora una volta, in spregio alla disciplina vigente.
Per quanto accennato, si confida nella vigile attenzione della S.V. affinché quanto temuto possa essere immancabilmente scongiurato e si auspica un cenno di rassicurazione in tal senso.
Con l’occasione, si prega altresì la S.V. di voler intercedere presso la Signora Ministra della Giustizia affinché siano celermente emanati i decreti previsti dal DM del 28 luglio 2017, fra i quali anche quelli di cui ai commi 3° e 4°, art. 4, per la disciplina dei criteri per la nomina dei Comandanti e di assegnazione del personale ai Nuclei Investigativi Regionali.
Questo sì risponderà ai principi generali di buon andamento, efficacia ed efficienza dell’organizzazione amministrativa puntualmente richiamati dalla S.V. con la nota citata in premessa.
Molti cordiali saluti.