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Comunicato stampa -  ROMA 14/11/2020“Reputiamo largamente insufficienti per le carceri e, in particolar modo, per il Corpo di polizia penitenziaria le misure che emergono dal disegno di legge di bilancio per il 2021 con annesso piano triennale che sta per essere presentato al Parlamento”.  Perentorio il giudizio a caldo, dopo un primissimo e ancora sommario esame della bozza del ddl bilancio che sta per arrivare all’esame delle Camere, di Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. De Fazio poi argomenta: pur notando una certa attenzione dell’Esecutivo rispetto ad alcuni temi da noi da tempo sollecitati e frutto, riteniamo, anche di un rinnovato e più efficace impegno, nonché di un certo peso politico, dei Vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, come quelle relative al cablaggio e alla digitalizzazione delle carceri e alle pur timide assunzioni di professionalità amministrative, rileviamo invece assunzioni insufficienti e troppo diluite nel tempo per il Corpo di polizia penitenziaria, inadeguati stanziamenti aggiuntivi per il rinnovo contrattuale, nessuna misura per potenziare gli equipaggiamenti. Ancor di più si nota l’assenza di qualsiasi previsione per la valorizzazione della specificità delle Forze di Polizia e per il loro efficientamento”“Così non va! A fronte di un sottodimensionamento dell’organico della Polizia penitenziaria stimato in circa 17.000 unità e di una carenza, rispetto alle insufficienti dotazioni organiche oggi previste, che si attesta intorno alle 4.500 unità, – prosegue il leader della UILPA Polizia Penitenziaria – il Governo prevede assunzioni aggiuntive per soli 1.935 operatori, per di più spalmandole su cinque anni (200 per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 510 nel 2023, 510 nel 2024 e 515 nel 2025). Analogamente, nulla si prevede per l’ampliamento dei ruoli tecnici e per l’istituzione dei medici del Corpo, per l’assenza dei quali la Polizia penitenziaria e le carceri stanno pagando un prezzo salatissimo anche nella fase di emergenza pandemica che interessa il Paese” “Del tutto irrisorie, come abbiamo già avuto modo di preannunciare al Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, – continua il sindacalista – sono poi le risorse aggiuntive destinate al rinnovo dei contratti dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, delle quali solo una quota parte sarà devoluta agli operatori di Polizia, mentre niente di niente viene previsto per la valorizzazione della specificità del comparto della sicurezza, ivi compresa la dirigenza”.

 “A questo punto – conclude De Fazio –, prima di pensare ad altrimenti inevitabili forme di mobilitazione, rivolgiamo un ennesimo appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte affinché convochi e ascolti le Organizzazioni Sindacali rappresentative del comparto per come espressamente previsto dalla legge”.

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