Comunicato stampa - ROMA 29/10/2020 – “Come temevamo, nel decreto-legge ristori firmato ieri sera dal Presidente della Repubblica e pubblicato in nottata in gazzetta ufficiale non è contenuta alcuna misura a sostegno delle donne e degli uomini del Corpo di polizia penitenziaria impiegati sott’organico e mal equipaggiati in carceri stracolme in cui il numero dei contagiati da Covid-19, al pari che nel resto del Paese, inizia a essere molto preoccupante, specie in alcuni istituti”.
Questa la denuncia di Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che argomenta: “con il numero di affetti da coronavirus che aumenta in maniera vertiginosa, è facile immaginare che saranno molti gli appartenenti alla Polizia penitenziaria che, fra positivi al Covid e isolati, nelle settimane e nei mesi a venire non potranno essere impiegati in servizio andando così ad aggravare una carenza organica che, secondo stime effettuate dallo stesso Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ammonta complessivamente a circa 17.000 unità in meno. E a fronte di questo il Governo che fa? Stanzia risorse economiche aggiuntive per retribuire l’indennità di ordine pubblico e il lavoro straordinario correlato alle accresciute esigenze operative dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, nonché per l’indennità di ordine pubblico per le Polizie Locali e per il lavoro straordinario dei Vigili del Fuoco, ma niente di niente per il Corpo di polizia penitenziaria!”.
“Dopo quanto accaduto a marzo scorso, dopo le rivolte carcerarie, dopo la prima fase della pandemia e all’inizio di una seconda ondata che sembra preannunciarsi persino peggiore – incalza il leader della UILPA PP –, tutto questo segna nell’animo e nello spirito la Polizia penitenziaria, la quale è pronta a ogni sacrificio, anche estremo, nell’interesse del Paese, ma che certamente non può sentirsi gratificata da un Esecutivo che al contrario continua a dileggiarla, arrivando sino a non considerarla affatto quando, in atti legislativi, si riferisce alle Forze di Polizia”.
“Per l’ennesima volta, pertanto, – conclude De Fazio – ci rivolgiamo al Governo, al Presidente Conte, al Ministro Bonafede e alle forze politiche affinché riparino a quello che vogliamo sperare sia solo un errore, per quanto macroscopico e grossolano, e restituiscano pari dignità al Corpo di polizia penitenziaria rispetto alle altre Forze di Polizia del Paese”.