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Comunicato stampa -  ROMA 27/10/2020“Sebbene la situazione nelle carceri, per quanto riguarda la pandemia da nuovo Coronavirus, sia ancora sotto controllo, il trend dei contagi, non differentemente da quanto avviene in tutto il Paese, inizia a farsi molto preoccupante; in soli tre giorni l’andamento del contagio tra i detenuti è quasi raddoppiato, passando da 75 a 145 positivi, e continua a salire in maniera esponenziale anche fra gli operatori, passati da 117 a 199 affetti dal virus (dati aggiornati alle ore 19.00 di ieri)”.

Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che così commenta: per fortuna con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria centrale, dal Capo del DAP, Petralia, al Direttore generale del personale, Parisi, c’è un dialogo costante, leale e costruttivo, ma è evidente che le carceri debbano avere anche l’attenzione ininterrotta non solo del Ministro Bonafede, ma di tutto il Governo, a cominciare dal Presidente del Consiglio Conte”.

“Al grave problema sanitario, certamente amplificato in misura significativa nelle comunità «parzialmente chiuse», si aggiunge infatti il problema sicurezza; le tensioni, probabilmente anche strumentalizzate da frange eversive, che stanno interessando molte piazze del Paese presto potrebbero, anch’esse, «contagiare» le carceri. Eppure – prosegue il leader della UILPA PP –, il tema penitenziario, al pari di quello complessivo della giustizia, non è stato toccato con il DPCM di sabato notte e dalle notizie che trapelano, non pare che entrerà a far parte neanche del decreto-legge che sta per esser approvato in queste ore dal Consiglio dei Ministri”.

“Per quanto ne sappiamo – spiega De Fazio – il Governo si appresta a varare doverose misure di ristoro per le categorie più colpite dall’ultimo DPCM e a prevedere giusti stanziamenti economici aggiuntivi in favore delle Forze di Polizia che dovranno operare i controlli, ma non abbiamo invece notizia di disposizioni in favore della Polizia penitenziaria e per migliorare la sicurezza, sanitaria e operativa, nelle carceri”.

“Facciamo appello, pertanto, – conclude il sindacalista – al Presidente del Consiglio Conte, al Governo e a tutte le forze politiche, affinché non si trascurino per l’ennesima volta le carceri e le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria, anche perché una replica di quanto avvenuto a marzo scorso non sarebbe certamente accettabile.

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