Comunicato stampa - ROMA 5/10/2020 – “La UILPA Polizia Penitenziaria condivide, sostiene e parteciperà alla mobilitazione indetta per mercoledì 7 ottobre, davanti a Montecitorio, dai Sindacati dei militari per richiamare l’attenzione della politica in relazione all’involuzione che sta subendo la proposta di legge che dovrebbe disciplinare le libertà sindacali per circa 350.000 donne e uomini con le stellette, ma che invece sa di vero è proprio bavaglio”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che poi prosegue: “Appare evidente come in Parlamento, anche per le facilmente immaginabili ingerenze delle alte gerarchie militari, si stiano tentando di aggirare i princìpi sanciti dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e dalla nostra Corte Costituzionale, preparando di fatto il bavaglio per i sindacati dei militari, tanto che, paradossalmente, se passasse il testo per come licenziato alla Camera dei Deputati, avrebbero meno libertà e molti più oneri delle attuali rappresentanze”.
“Che poi questo avvenga in un momento storico in cui le camere esprimono una maggioranza composta da partiti che si proclamano progressisti e un movimento nato e costruito su principi di trasparenza e libertà, sembra ancora più assurdo: non chiediamo per i militari la licenza del «vaffa» – afferma sarcastico il sindacalista – ma almeno la facoltà di manifestare liberamente il proprio pensiero”.
“Crediamo fermamente – spiega ancora il leader della UILPA PP – che il modello da seguire, peraltro migliorandolo anche in considerazione dell’evoluzione democratica, sia quello già sperimentato con successo quasi quarant’anni fa con la Polizia di Stato e successivamente con il Corpo di polizia penitenziaria, di cui proprio quest’anno ricorre il trentennale, e che ha permesso, in uno, di garantire l’effettiva tutela negoziale per i poliziotti e di efficientare i servizi da loro espletati in un’ottica di maggiore sicurezza coniugata con una rinnovata e concreta vicinanza ai cittadini; tutto ciò, naturalmente, al di là dello status di militari che oggi non è in discussione”.
“Per queste ragioni e per sensibilizzare il Parlamento affinché non ceda alle pressioni delle lobby militari e a correggere l’articolato già approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati – conclude De Fazio –, la UILPA Polizia Penitenziaria parteciperà alla mobilitazione con una delegazione simbolicamente capeggiata dalla Segreteria Nazionale”.