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Comunicato stampa - ROMA, 23 settembre 2020“Apprendiamo che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, riferendo ieri in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati, sulle priorità di utilizzo del recovery fund, ha dato per avvenuto un sensibile incremento della dotazione organica del Corpo di polizia penitenziaria, anche attraverso il riordino delle carriere delle <<Forze Armate>>”.

“A prescindere, quantomeno, dall’improprietà di linguaggio quando si riferisce a operatori delle Forze di Polizia, non confacenti a un ministro da cui ne dipende una, – commenta Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria – l’affermazione del Guardasigilli si presenta come un’ennesima fake news!”.

“Grazie alla revisione dei ruoli delle Forze di Polizia, difatti, – spiega il leader della UILPA PP – la dotazione organica della Polizia penitenziaria è stata incrementata, sulla carta, di 620 unità a fronte di un ampliamento dei compiti istituzionali che ne prevede l’impiego anche nei Tribunali e negli Uffici di Sorveglianza, negli uffici di esecuzione istituiti nell'ambito delle Procure della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo del distretto e delle Procure generali presso le Corti di appello, nonché in attività amministrative. Tutto questo, nonostante, secondo uno studio condotto da un gruppo di lavoro appositamente istituito dal DAP, con esperti dell’Amministrazione, gli organici attuali siano sottodimensionati per oltre 20.000 (leggasi ventimila) unità”.

“Ci chiediamo allora – s’interroga De Fazio – di cosa parli il Guardasigilli e con quale personale pensi di portare a regime i nuovi padiglioni penitenziari di Parma, Trani e Lecce se, vuoi per i problemi atavici del DAP, vuoi per le difficoltà derivanti dalla pandemia da coronavirus, allo stato non si riesce a garantire neppure il pieno turn-over per quanti cessano dal servizio”.

“Suggeriamo al Ministro Bonafede di guardare in faccia la realtà e, per non passare alla storia come il peggior ministro per la Polizia penitenziaria (che pure non è che ne abbia avuti di eccellenti!), di aprire un confronto serio e serrato con le Organizzazioni Sindacali rappresentative affinché si trovino, pure attraverso il recovery fund, le risorse per potenziare concretamente il Corpo e rilanciare compiutamente le carceri e il sistema giustizia. Perché, si sa – conclude il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria –, le bugie hanno le gambe corte!”.

                                                                                                                                          

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