Comunicato stampa - ROMA 13/03/2020. “Apprendiamo dalle agenzie di stampa di alcune dichiarazioni attribuite all’Onorevole Gennaro Migliore, di Italia Viva, con le quali, in relazione alle rivolte nelle carceri dei giorni scorsi e al dibattito che ne è scaturito, accusa la UILPA Polizia Penitenziaria di voler buttare la palla in tribuna e ricondurre strumentalmente responsabilità ai precedenti governi. L’On. Migliore, inoltre, invita la UILPA PP a essere in prima fila affinché le cose cambino subito”.
“In proposito – replica Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale –, premesso che noi di palle non ce ne intendiamo, suggeriamo all’On. Migliore di approfondire gli argomenti posti, i temi affrontati e le richieste prodotte dalla UILPA Polizia Penitenziaria sia in questi giorni sia quando egli stesso era Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia. Forse, allora, scoprirà che facevamo sentire la nostra voce pure quando il Governo di cui faceva parte tagliava gli organici della Polizia penitenziaria per quasi 5.000 unità (11%) e molto altro. Forse, scoprirà persino che lo scorrimento delle graduatorie modifica le modalità di assunzione, ma non aumenta affatto il numero degli assunti”.
“Per quanto concerne, poi, eventuali difese dei Vertici del DAP, se l’On. Migliore anche in questo caso volesse approfondire, scoprirebbe che abbiamo denunciato incapacità gestionali e organizzative di sistema (fra i molti, comunicato dell’11 u.s.) e abbiamo fatto appello alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per una totale rifondazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Non ce ne voglia, dunque, l’On. Migliore – conclude De Fazio –, ma sappiamo bene qual è il nostro ruolo e non accettiamo lezioni di coerenza da nessuno. Del resto, per ciascuno è emblematica la propria storia!”