Scarica qui il comunicato stampa - ROMA, 07 marzo 2019. - Nei giorni scorsi, per conto della UILPA Polizia Penitenziaria e con l’assistenza dello Studio Legale Dei Rossi, è stato presentato un “ricorso pilota” al TAR di Roma finalizzato all’accertamento del diritto al pernottamento gratuito e senza pagamento di alcun onere negli alloggi collettivi di servizio nelle carceri.
In sede cautelare, è stata inoltre richiesta la sospensione del recupero delle somme arretrate che il DAP sta operando.
Infine, si mira a ottenere la restituzione delle eventuali somme sinora pretese (a decorrere dell’entrata in vigore del decreto legge n. 148/2017).
È quanto riferisce Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale, che aggiunge: “è incomprensibile e persino beffardo che la Polizia Penitenziaria oltre a dover patire le continue aggressioni fisiche da parte dei detenuti di fronte a un’Amministrazione e a un Ministro della Giustizia sostanzialmente inerti, debba subire anche gli schiaffi metaforici di chi dovrebbe invece tutelarla; nonostante una previsione del decreto fiscale del 2017 (decreto legge n. 148/2017) abbia sancito la gratuità degli alloggi collettivi di servizio, nelle carceri, per la Polizia Penitenziaria, una capziosa interpretazione della norma, condotta dal DAP per via amministrava e che, incomprensibilmente, si fonda sulle quantificazione delle coperture economiche, ne vanifica infatti gli effetti e ripristina, con effetto retroattivo, l’onerosità del posto letto”.
“Non è bastata, dunque, – aggiunge De Fazio – l’interpretazione autentica della volontà del legislatore, nei fatti, fornita dal Ministro della Giustizia dell’epoca (Orlando) anche mediante un video diffuso sul web sui canali istituzionali, sembra quasi che si debba infierire sulle donne e gli uomini che costituiscono l’ultimo baluardo di legalità in un sistema, quello penitenziario, ancora in profonda crisi e rispetto a cui si continua intervenire con meri palliativi”.
“A fronte, pertanto, dell’irragionevolezza dell’Amministrazione, – conclude l’esponente della UILPA PP – speriamo anche noi di trovare un giudice a Berlino, in questo caso costituito dal TAR di Roma, che riaffermi la supremazia della legge e riconosca il diritto all’alloggio collettivo gratuito, nelle carceri, alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria anche per favorire il pronto intervento nei casi, nostro malgrado non affatto sporadici, di disordini e tumulti”.