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Comunicato stampa

ROMA, 05 ottobre 2017.Dopo la messa in mora decretata dalla CEDU, con la famigerata sentenza Torreggiani, l’Europa punta di nuovo l’indice contro la gestione delle carceri in Italia. Con la risoluzione approvata stamattina a larga maggioranza, il Parlamento Europeo ha di nuovo messo a nudo la realtà del sistema penitenziario, troppo presto e troppo ottimisticamente, descritta come accettabile, se non addirittura rosea, dal Governo italiano e dalla stessa Amministrazione Penitenziaria”.

          Così commenta Angelo Urso, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, la risoluzione del Parlamento europeo approvata oggi con 474 voti a favore, 109 contrari e 34 astensioni.

Urso poi aggiunge: “naturalmente non posso che condividere l’analisi fatta dall’Europa che è perfettamente sovrapponibile con quanto la UILPA Polizia Penitenziaria sostiene da anni: il sovrappopolamento detentivo persiste gravemente, la formazione del personale è carente, gli organici sono inadeguati, i penitenziari risultano vecchi e fatiscenti, le risorse economiche insufficienti e a rischio vi sono oltre che i diritti civili e la difesa dei principi costituzionali – la salute degli operatori e dei reclusi e la sicurezza del Paese anche per i pericoli di radicalizzazione”.

         “Adesso il re è nudo – incalza Urso –, la smettano il Ministro Orlando e il Capo del DAP Consolo di raccontare favole a cui nessuno crede e assumano atti concreti e consequenziali. Se è vero – e non abbiamo motivo di dubitarne – che le bozze dei decreti delegati che riguardano la riforma dell’ordinamento penitenziario sono pronti, cosa aspetta il Ministro della Giustizia ad aprire un confronto, quantomeno partecipativo e finalizzato ad avere un parere qualificato di chi in carcere ci lavora davvero, con le Organizzazioni Sindacali rappresentative della Polizia penitenziaria, della Dirigenza penitenziaria e degli altri operatori? Ci auguriamo, infatti, che la riforma non venga scritta ragioneristicamente da chi conosce il carcere solo attraverso i racconti autoreferenziali proprio di coloro che lo dipingono roseo mentre il sistema sta per implodere”.

         “Per l’ennesima volta – conclude il leader della UILPA PP – mi rivolgo dunque al Ministro Orlando affinché, anche dopo la grande manifestazione di protesta e sensibilizzazione delle OO.SS. della Polizia penitenziaria del 19 u.s., apra finalmente quel tavolo di confronto complessivo annunciato sin dal suo insediamento e chieda al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza della Polizia penitenziaria e conseguenti stanziamenti economici che consentano immediate assunzioni straordinarie, formazione del personale e l’implementazione dei servizi d’intelligence che l’Europa anche oggi ha sollecitato. Così com’è ormai giunto indefettibilmente il momento di riformare compiutamente la Polizia penitenziaria, affidandole pure compiti esclusivi in materia di esecuzione penale esterna, la gestione dei collaboratori di giustizia e, più in generale, tutte le funzioni di polizia che attengono all’esecuzione penale”.

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