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Con il “milleproroghe” non rinnovato il bonus di 80 euro previsto per gli operatori del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico

 

Roma, 30 dicembre 2016 - “Dopo l’Intesa fra Governo e CGIL, CISL e UIL del 30 novembre scorso  – che se perseguita compiutamente segnerà una svolta nelle politiche del pubblico impiego e nelle relazioni sindacali – la mancata proroga di quello che viene impropriamente definito bonus di 80 euro per gli operatori del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico suona come una nota stonata; come una beffa per le Forze di Polizia che proprio in questi giorni continuano a ricevere plausi per la loro professionalità e i risultati conseguiti a cominciare dal contrasto al fenomeno del terrorismo islamico e alla sua radicalizzazione“.

Questo il commento a caldo, dopo aver appreso dei contenuti della bozza del “milleproroghe”  di Angelo Urso, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che argomenta: “già le misure della legge di bilancio avevano generato perplessità soprattutto rispetto ad alcuni nodi che rimangono ancora da sciogliere, ma francamente non pensavamo che, nelle more della definizione del riordino delle carriere, gli 80 euro non trovassero continuità. A quanto pare, infatti, non ci sarà continuità e la conseguenza immediata per Forze di Polizia, Forze Armate e Vigili del Fuoco sarà quella che, con ogni probabilità, a gennaio e fino alla completa realizzazione del riordino delle carriere gli 80 euro non saranno più nelle tasche dei predetti operatori”.

 Una nota stonata – ma forse non l’unica – in vista del  nuovo anno.

         “Pure la norma relativa alla proroga sino al 31 dicembre 2017 delle graduatorie dei concorsi banditi a decorrere dal 1° gennaio 2012 per la Polizia Penitenziariaprosegue Urso – sembra incompleta e bisognevole come minimo di integrazioni in fase di conversione del decreto legge. Altrimenti, prestandosi ad interpretazioni molteplici, potrebbe dar luogo a contenziosi analoghi a quelli che hanno storicamente connotato l’azione concorsuale dell’Amministrazione penitenziaria e spesso impedito di garantire al Corpo di polizia penitenziaria il necessario turn over e le integrazioni nei diversi ruoli”.

          “Invitiamo pertanto il Governo Gentiloni e, in particolare, i Ministri Madia, Padoan, Orlando, Minniti e Pinotti – conclude Angelo Urso – ad aprire immediatamente un tavolo di confronto presso il Dipartimento della Funzione Pubblica al fine di licenziare entro i primi giorni dell’anno un testo condiviso di riordino delle carriere e trovare efficace soluzione anche alle altre tematiche ancora in sospeso, quali ad esempio il riallineamento dei ruoli direttivi della Polizia Penitenziaria agli omologhi degli altri Corpi”.

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