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COMUNICATO STAMPA 20 maggio 2011

La UIL Penitenziari in visita a Catanzaro e  Rossano- SARNO : situazione allarmante e vuoto istituzionale

 

Conclusasi ieri la due giorni penitenziaria in Calabria del Segretario Generale della UILPA Penitenziari Eugenio Sarno. Unitamente  al Segretario Nazionale Giuseppe Sconza, al Segretario Regionale Gennarino De Fazio, il Segretario Generale  ha fatto visita Mercoledì  presso la Casa Circondariale di Catanzaro e ieri presso la Casa di Reclusione di Rossano.

Dure e preoccupate le considerazioni della delegazione UIL,  che ha potuto verificare come due  realtà opposte dal punto di vista strutturale siano accomunate dalle medesime criticità : sovrappopolamento e insufficienze  organiche della Polizia penitenziaria.

La struttura di Catanzaro – dichiara Gennarino De Fazio, che è anche componente della Direzione Nazionale della UIL PA Penitenziari  – si presenta in tua la sua decadenza. L’insalubrità degli ambienti è evidente anche per l’impossibilità di articolare qualsiasi minimo intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria, causa la mancanza di fondi.  Nonostante gli apprezzabili sforzi e gli accorgimenti della Direzione, l’istituto subisce i segni dell’erosione e l’invasione dei ratti. La situazione interna desta più di una preoccupazione, sia per l’elevato indice di sovrappopolamento che  per l’impossibilità di garantire le prescrizioni dipartimentali verso i detenuti classificati ad Alta Sicurezza. Di contro abbiamo potuto apprezzare, e molto, lo stato di tenuta, la modernità, la pulizia e l’organizzazione della Casa di Reclusione di Rossano. Indiscutibilmente l’istituto di Rossano si può collocare tra le eccellenze del sistema penitenziario non solo della Calabria ma della nazione. E’ evidente lo sforzo, l’impegno e la passione che la Direzione, il Comando di Reparto e tutto il personale (scarso ma efficientissimo)  dimostra attraverso i risultati conseguiti. In queste ore, peraltro, potrebbe ingenerarsi una vera e propria beffa. Il DAP sta cercando personale per gli istituti di Roma e Parma e non è escluso che mentre noi sottolineiamo le difficoltà operative della Calabria, qualche unità possa essere sottratta a questa realtà, semmai con il consenso del Provveditore dell’Emilia Romagna che è anche colui che ad interim gestisce la regione Calabria

L’analisi dei numeri, purtroppo, conforta le preoccupazioni della UIL. A Catanzaro a fronte di una ricettività massima di 354 detenuti sono ospitati 593 detenuti ( di cui 273 classificati A.S.), a Rossano la capienza massima è fissata in 233 ma ieri erano presenti 358 detenuti ( di cui 171 Alta Sicurezza e 9 detenuti A.S. per terrorismo internazionale di matrice islamica). Sul fronte del personale a Catanzaro si afferma una vacanza organica di circa trentacinque unità della polizia penitenziaria. Per quanto riguarda Rossano e la sua peculiarità nel dovere detenere soggetti pericolosi e dalla particolare posizione giuridica, le dotazioni organiche dovrebbero essere rimpinguate con non meno di venti unità.

Ciò che desta maggiore apprensione – dichiara Eugenio Sarno, Segretario Generale della UIL PA Penitenziari – è il desolante stato di abbandono in cui si sentono, giustamente, relegati tutti gli operatori penitenziari che è anche correlato  all’assenza di un Provveditore Regionale titolare. Assenza che, oramai, si protrae da circa un anno. E’ evidente che la situazione penitenziaria calabra, con tutte le sue criticità, sarà posta ai massimi livelli  dell’Amministrazione Penitenziaria  e del Ministero della Giustizia. Non è pensabile di ammassare detenuti ad alto indice di pericolosità, la cui sorveglianza richiede particolari modalità, senza garantire il personale sufficiente allo scopo e senza adeguare in sicurezza  le degradate strutture. Questo atteggiamento pilatesco contribuisce a demotivare ancor più il personale impegnato nelle frontiere penitenziarie. Senza dimenticare – chiosa Eugenio SARNO – il contesto territoriale, con le pressioni che ne derivano, in cui si è costretti a lavorare”

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