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COMUNICATO STAMPA 7 aprile  2011

ROMA REBIBBIA – PROTESTA AGENTI - SARNO (UIL) : Servono risposte ed attenzione

 

Ieri pomeriggio e fino a serata inoltrata il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari Eugenio SARNO, accompagnato dal responsabile in loco del sindacato Sandro SINIBALDI,  si è recato al carcere femminile di Roma Rebibbia per testimoniare solidarietà e vicinanza al personale di polizia penitenziaria che da qualche giorno ha intrapreso una dura forma di protesta per sollecitare idonee risposte alla grave situazione determinatasi a causa del depauperamento degli organici da parte dell’Amministrazione Penitenziaria .

La situazione di Rebibbia Femminile – osserva SARNO – ci era già ben nota, tanto da essere stata ripetutamente posta all’attenzione del Dipartimento. Anche dopo la visita dell’8 marzo scorso non avevamo mancato di riferire alle autorità dipartimentali la paralisi operativa e il sovraccarico di lavoro determinato dalla grave carenza organica,  che si era determinata dopo i continui saccheggi del personale per dirottarlo dall’operatività della frontiera penitenziaria alle comode poltrone dei palazzi del potere. E’ chiaro che le circa 100 agenti presenti ( ma solo 45 idonee alla turnazione h. 24) non possono garantire i servizi minimi essenziali se non attraverso turnazioni insostenibili. D’altronde sono circa 70 le agenti distaccate in altre sedi, la maggior parte negli uffici del DAP o del Provveditorato Regionale. Prendiamo atto che ieri pomeriggio il Provveditore pro tempore (il Lazio non ha un Provveditore effettivo)  si è impegnato a far rientrare alcune unità distaccate e che dal DAP sia arrivata la proposta del rientro complessivo  di 15 unità ( 5 dal PRAP e 10 dal DAP). Ora le valutazioni sono rimesse al personale che ha messo in piedi la  protesta. Per quanto ci riguarda – continua il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari – noi saremo al fianco del personale di Rebibbia pronti ad offrire, qualora richiesto, un contributo per la soluzione mediata della vertenza. In funzione di ciò Lunedì 11 dalle ore 12.00 alle ore 16.00 abbiamo indetto una assemblea generale e straordinaria con tutto il personale aperta a tutte le OO.SS. Una cosa è certa : occorrono risposte ed attenzione, non solo parole e promesse. Siamo seriamente preoccupati- chiosa Eugenio SARNO -  per la tenuta psico fisica dei manifestanti. Lo sciopero della fame e lo sciopero del sonno sono forme di proteste estreme, benché pacifiche. Proprio  la determinazione e la durezza della protesta , però, dovrebbero portare il  Ministro Alfano ad interrogare la propria coscienza se non sia il caso di un suo diretto, quanto risolutivo, intervento ”

 

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