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COMUNICATO STAMPA 18 novembre 2010

Carceri – UIL: Approvazione DDL è come un raggio di sole

L’approvazione al senato del c.d. DDL svuota carceri rappresenta davvero uno spiraglio di luce nelle nebbie offuscanti che, da troppo tempo,  ammantano il sistema penitenziario. Pur convinti che tale provvedimento inciderà quasi per nulla a deflazionare il grave sovrappopolamento carcerario, almeno nell’immediato, non possiamo esimerci dal sottolineare come attraverso l’atto approvato ieri si sbloccano, finalmente, quelle assunzioni in polizia penitenziaria che rappresentano una boccata d’ossigeno quanto mai necessaria

La UIL PA Penitenziari, attraverso il proprio Segretario Generale Eugenio SARNO, esprime moderata soddisfazione alla notizia dell’approvazione ieri sera al Senato del DDL che prevede la possibilità di scontare presso il proprio domicilio residui di pena non oltre un anno

La stima di settemila possibili fruitori ci pare piuttosto ottimista, considerate le prescrizioni e i vincoli, e pertanto è inopportuno parlare di svuota carceri.  In ogni caso è un segnale di attenzione verso l’universo penitenziario che non può non essere preso in considerazione. Ovviamente non rappresenta la panacea dei mali endemici del sistema e pertanto l’auspicio è che si continui a mantenere nell’agenda politica l’emergenza penitenziaria.  Questa approvazione bipartisan del DDL segna un percorso di responsabilità istituzionale delle forze politiche che hanno saputo e voluto superare barriere ideologiche e le diverse sensibilità avendo conto del disastro e del dramma che ogni giorno si consuma dietro le sbarre delle nostre prigioni. Ed è certamente un punto di merito del Ministro Angelino Alfano.   Ora – commenta SARNO – che le assunzioni in polizia penitenziaria possono essere ascritte alla concreta realtà e non più al mondo delle favole e dei racconti,  vogliamo sperare che l’Amministrazione Penitenziaria sappia cogliere al volo l’occasione per rimpinguare gli organici nelle sedi periferiche e , soprattutto, dare respiro ai contingenti operativi in perenne affanno. ”

Il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari non manca di far  riferimento anche ai successi che la magistratura e le forze dell’ordine stanno conseguendo nella lotta al crimine organizzato e quanto questi successi appartengano ed incidano al sistema penitenziario

I molti arresti di criminali di punta delle rispettive organizzazioni mafiose sono motivo di legittimo vanto per la magistratura e di tutte le forze dell’ordine. Sarebbe iniquo non ricordare il ruolo nel contrasto al crimine organizzato che riveste il sistema penitenziario. Dalle norme restrittive del 41-bis,  all’attività di intelligence svolta dalla polizia penitenziaria fino alla indispensabile capacità di sorvegliare questi pericolosissimi criminali che presuppone una non comune professionalità . Per questo condividiamo ed apprezziamo l’intento del Ministro Alfano a non incidere e modificare il 41 bis, strumento indispensabile al contrasto alle mafie. In questo senso – chiosa il Segretario della UIL PA Penitenziari – apprendiamo con estremo favore la notizia che nel Consiglio dei Ministri odierno si procederà alla nomina dei cinque Dirigenti Generali dell’Amministrazione Penitenziaria da preporre ai Provveditorati Regionali di Puglia, Calabria, Sardegna, Lazio e Basilicata. Anche garantendo i presidi periferici si contribuisce nello sforzo generale di mantenere in piedi il sistema. Restiamo , comunque, disponibili ad ulteriori confronti con il Ministro Alfano per suggerire ipotesi di soluzioni che possono essere individuate dall’interno della stessa Amministrazione,  fermo restando che dovrà essere la riforma complessiva della giustizia ad orientare diversamente il concetto della pena, del momento sanzionatorio e dei tempi di detenzione “

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