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COMUNICATO STAMPA 8 SETTEMBRE 2010

MARASSI : detenuto aggredisce e ferisce agente
Pagani (UIL) : Una bomba pronta ad esplodere

“Intorno alle ore 14.00 di ieri  un detenuto trentenne magrebino,  I.F. , ristretto alla prima sezione ha aggredito e ferito un agente di polizia penitenziaria. Il detenuto aveva cercato di immettersi in un cortile passeggio diverso da quello della sezione di appartenenza. Quando l’agente di sorveglianza lo  ha invitato ad accedere al cortile di pertinenza il detenuto si è scagliato contro l’agente colpendolo ripetutamente. Il tempestivo intervento di altre unità di polizia penitenziaria ha evitato il peggio impedendo all’uomo di utilizzare la lametta che brandiva nelle mani. L’agente ha fatto ricorso alle cure mediche, riportando una prognosi di 10 giorni. “

Ne da notizia il segretario regionale della UIL PA  Penitenziari della Liguria, Fabio Pagani, che aggiunge ulteriori  elementi all’ennesima giornata di violenza nel carcere genovese

“Nella mattinata di ieri si è anche registrata una zuffa tra due detenuti : un  ecuadoregno e un marocchino. Questi episodi di violenza sono all’ordine del giorno a Marassi . E’ probabile che l’insopportabile livello del sovraffollamento determini l’aumento delle aggressività e delle tensioni. In ogni caso a subire gli effetti delle violenze sono sempre gli uomini e le donne della polizia penitenziaria. Questa mattina Marassi conta la presenza di circa 785 detenuti a fronte di una capienza massima di 450, mentre il contingente di polizia penitenziaria continua ad essere gravemente sottodimensionato con una carenza di circa 120 unità. Continuare in queste condizioni è pressocchè impossibile e prima o poi succederà l’inevitabile. Detto a chiare note Marassi è una bomba innescata e pronta a deflagrare, e noi non disponiamo degli artificieri per disinnescarla”

Anche i dati relativi agli eventi critici negli istituti penitenziari  liguri fanno  affiorare  le evidenti difficoltà e criticità

“ La Liguria in questo funesto 2010 è l’unica regione a non dover contare suicidi in cella. In questo- sottolinea Pagani -  rivendico a gran voce l’esclusivo merito della polizia penitenziaria. Perché dal 1 gennaio ad oggi negli istituti penitenziari della Liguria sono stati  ben 11 i tentati suicidi. Tutti sventati grazie al tempismo e alla competenza dei baschi blu. Che negli istituti liguri, però,  si vivano momenti di pura  violenza è appalesato dal numero di agenti penitenziari feriti. Con quello di ieri siamo a 27. Un’enormità. Percentualmente la Liguria è la regione in cui  la polizia penitenziaria quest’anno fa registrare  il maggior numero di feriti ( 27 sui 176 in Italia)  . Purtroppo c’è chi continua a non voler vedere e a non voler fare pur essendo deputato (e stipendiato) a risolvere e gestire. Le tante maxi risse, i numerosissimi  atti di autolesionismo, le molteplici proteste dovrebbero indurre a riflessioni e soluzioni. Le promiscuità tra etnie generano violenze, l’impossibilità di attivare percorsi riabilitativi alimentano le aggressività, l’ozio forzato produce depressione e tensioni. Però l’Amministrazione Penitenziaria continua a connotarsi per staticità e il personale a subire ”

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