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COMUNICATO STAMPA 7 settembre 2010

UIL – Sono 101 i suicidi sventati in carcere

“ Ieri, pochi minuti prima di mezzogiorno, un detenuto marocchino di 24 anni ha tentato di suicidarsi nella sua cella del carcere di Savona. Il giovani, però, è stato tratto in salvo dalla polizia penitenziaria prima che i devastanti effetti dell’impiccagione producessero l’ irreversibile esito di morte. Un’ora prima, sempre nel carcere di Savona, nell’infermeria tre detenuti extracomunitari erano venuti alle mani azzufandosi tra loro. Anche nel carcere di La Spezia, l’altro ieri, un detenuto italiano di 20 anni è stato tratto in salvo dalla polizia penitenziaria che lo ha sottratto a morte certa per il tentativo di suicidio posto in essere. In Liguria dall’inizio del 2010 sono 11 i tentativi di suicidio sventati dalla polizia penitenziaria che di contro registra, in quella regione, 26 agenti  feriti per atti violenti subiti da parte di detenuti”

Ne da notizia il Segretario generale della UIL PA Penitenziari che ricorda come, dal 1 gennaio del 2010,  siano ben  101 i tentativi di suicidio in cella sventati dalla polizia penitenziaria. Sulla pagina web Diario di Bordo pubblicata sul sito www.polpenuil.it gli aggiornamenti quotidiani degli eventi critici che si registrano all’interno delle carceri

“ E’ evidente che, nelle attuali condizioni,  la sola attività possibile per la polizia penitenziaria è impedire le fughe. Non dalle carceri ma dalla vita. Purtroppo il sovrappopolamento e la grave  (cronica) deficienza degli organici non lasciano alternative. Di certo impressiona l’escalation degli atti autosoppressivi. Cinque nei soli ultimi tre giorni – ricorda SARNO -  e   occorre riflettere anche sulla giovane età dei detenuti che scelgono la strada dellevasione finale “ . Se assommiamo i 101 suicidi sventati ai 45 suicidi,purtroppo, portati a compimento,  non possiamo non parlare di una vera  strage che si compie all’interno dei confini penitenziari. Purtroppo nemmeno questa sconvolgente realtà serve a smuovere il necessario impegno politico volto alla ricerca delle necessarie soluzioni . Di contro la società, ma la stessa stampa, appaiono indifferenti alla tragedia penitenziaria.

Anche ieri SARNO ha duramente polemizzato con l’Amministrazione Penitenziaria ed oggi ricorda i mancati impegni del Ministro Alfano

E’ desolante e deprimente dover prendere atto che all’eroico impegno degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria si contrappone un’Amministrazione statica,  incapace ed autoreferenziale. La disarticolata gestione del personale, l’illogica assegnazione dei mezzi, l’inerzia amministrativa, l’incapacità e definire una linea gestionale aggravano, per quanto possibile, l’irreversibile crisi del  sistema penitenziario il cui encefalogramma è spietatamente piatto. In questo desolante quadro emergono con nettezza anche le responsabilità del Ministro Alfano. Mentre il Guardasigilli continua nella narrazione delle 2000 unità da assumere , chissà quando, il suo collega titolare del Viminale ( evidentemente più aduso ai fatti che alle parole) porta a casa 1600 assunzioni in Polizia di Stato. Segno evidente – chiosa polemicamente il Segretario della UIL Penitenziari -  che la differenza tra la Giustizia e l’Interno è segnata dalle capacità , dalla volontà, dall’impegno e dalle competenze delle rispettive amministrazioni.  “

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