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Comunicato stampa del 17 febbraio 2025 -  Carceri: attacco senza precedenti alle libertà sindacali e non

Roma, 17 Feb. – “Le prime avvisaglie le avevamo avute con la selezione degli agenti di Polizia penitenziaria da inviare in Albania e le condizioni alloggiative riservate loro, quando il Ministero della Giustizia si faceva latore di una lettera, certamente spontanea, con cui gli operatori prendevano le distanze e addirittura paventavano azioni legali nei confronti del Sindacato che rivendicava condizioni migliori.

Poi c’era stata la bozza di nuovo regolamento di servizio con cui si mira al restringimento degli spazi di libertà costituzionali e sindacali.

Ora, addirittura, si ha la pretesa di scegliere l’organizzazione sindacale con cui stipulare gli accordi, purché siano quelli più congeniali all’Amministrazione penitenziaria, come si sta tentando di fare in Calabria.

Senza neppure dover ricorrere agli ‘insegnamenti’ di Agatha Christie, gli indizi sono sufficienti a destare molte preoccupazioni”.

 Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“In Calabria, dove temiamo un’azione in stile apripista, siamo al paradosso. In particolare, presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, ma anche in altre carceri della regione, il Dirigente della struttura e 6 Organizzazioni Sindacali su 7 rappresentative (pari all'85%) lo scorso ottobre hanno legittimamente raggiunto e sottoscritto l’accordo contrattuale di sede, come dettato dal vigente sistema di relazioni sindacali, che doveva dare i suoi frutti principali a decorrere dallo scorso gennaio.

Tuttavia, il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, ritenendolo unilateralmente non conforme alle linee guida regionali, ha dapprima invitato le parti a modificarlo e, a fronte della volontà unanime delle Organizzazioni Sindacali firmatarie di mantenere il testo vigente, non solo ne ha frenato l’esecuzione, ma ha invitato il Dirigente del carcere vibonese a addivenire a un nuovo accordo, secondo i suoi dettami, con qualunque organizzazione sindacale ci stia.

Bel modo di intendere le relazioni e la democrazia”, spiega il Segretario della UILPA PP.                                                                                                         

“Reputiamo la mancata esecuzione dell’accordo da ultimo sottoscritto e vigente e le direttive del Provveditore Regionale non solo lesive delle prerogative sindacali, oltre che dirigenziali, e pertanto idonee a configurare la condotta antisindacale, ma persino finalizzate ad annientare la legittima azione dei rappresentanti dei lavoratori revocando in dubbio ogni criterio di rappresentatività e di efficacia vincolante del contratto. Considerato che anche le interlocuzioni con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria a livello centrale non hanno sortito alcun effetto tangibile (quarto indizio), non ci rimane che dare mandato ai nostri legali per avviare azioni conseguenti, riservandoci altresì d’intraprendere ulteriori iniziative anche di protesta pubblica”,  conclude De Fazio.

attacco_libertà_sindacali1.pdf

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