Comunicato stampa dell’11 novembre 2024 - Carceri: Gravi disordini a Cuneo, così la rivolta è reato impossibile
Roma, 11 Nov. – “Gravi disordini si sono verificati nel pomeriggio presso la Casa Circondariale di Cuneo, dove alcuni detenuti sarebbero anche riusciti a salire sul tetto della struttura. Le notizie che ci pervengono sono ancora parziali e disarticolate, per cui non conosciamo la dinamica né l’esatta portata dell’evento, che tuttavia ha ingenerato gravi difficoltà e moltissima apprensione. Sappiamo che il penitenziario è stato presidiato all’esterno dalle forze dell’ordine e non è chiaro se sia stato richiesto il supporto di Polizia di Stato e Carabinieri pure all’interno, mentre rinforzi della Polizia penitenziaria sarebbero stati inviati da altre carceri della regione. Da quanto apprendiamo, non ci sarebbero stati scontri e non ci sarebbero feriti, mentre ingenti sarebbero i danni alla struttura”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Quanto accaduto a Cuneo, mette ancora una volta a nudo la fragilità del sistema carcerario connessa all’emergenza in atto, la quale non può essere affrontata solo ed esclusivamente a valle dei problemi, ad esempio con il ddl sicurezza, ma che necessita principalmente di interventi a monte che li prevengano nell’interesse sia dei reclusi sia degli operatori. Più 15mila detenuti oltre i posti disponibili, 18mila mancanti alle necessità organiche della Polizia penitenziaria, carenze strutturali, infrastrutturali, organizzative e gestionali richiedono interventi tangibili e immediati che rifunzionalizzino l’apparato. Altrimenti, il rischio concreto è che gli interventi a carattere solo repressivo aumentino criticità e disfunzioni e conducano all’implosione”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.
“Nell’attuale illegalità diffusa delle carceri, persino l’introducendo reato di ‘rivolta all’interno di un istituto penitenziario’ rischia di tradursi in un ‘reato impossibile’, laddove non ci sia di fatto un ‘ordine’ contro cui perpetrarlo. Invochiamo di nuovamente, pertanto, urgentissime misure del governo che possano realisticamente deflazionare la densità detentiva, potenziare gli organici della Polizia penitenziaria e riorganizzare tutta la macchina”, conclude De Fazio.