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Roma, 17 Lug.  “Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a un’interrogazione alla Camera dei Deputati, ha riferito che verrà istituito un commissario straordinario che avrà il compito di attuare in tempi brevissimi il piano nazionale di interventi per l'aumento del numero di posti detentivi e per la realizzazione di nuovi alloggi destinati al personale di Polizia penitenziaria. Subito dopo, sempre il Guardasigilli, ha precisato che il piano sarà a medio se non a lungo termine. Francamente, non capiamo come si concilino i tempi brevissimi con il medio e il lungo termine. Senza contare che l’istituzione del commissario straordinario all’edilizia penitenziaria è un déjà vu, un film già visto sin dal 2009, quando non ha evitato all’Italia la condanna della CEDU, intervenuta nel 2013 con la famosa sentenza Torreggiani, per trattamento inumano e degradante derivante dal sovraffollamento delle carceri”.

         Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“Dunque, cercando di ricapitolare, conversione di caserme dismesse a scopi detentivi, commissario straordinario per attuare un piano di edilizia penitenziaria in tempi brevissimi, ma a medio se non a lungo termine (?), aumento delle comunità, estradizione dei detenuti stranieri e meno carcerazione preventiva. Poche idee e molto confuse potremmo dire, ma quel che è peggio è che non si intravede una via d’uscita concreta. Non solo, ma con l’aumento degli spazi detentivi non sarebbe doveroso pensare a un proporzionale aumento effettivo del personale, in primis quello del Corpo di polizia penitenziaria già mancante di oltre 18mila unità? Ci sarà un commissario straordinario per gli organici e le assunzioni?”, chiede il Segretario della UILPA PP.

          “14.500 ristretti oltre i posti disponibili, 122 detenuti morti dall’inizio dell’anno, di cui almeno 57 per suicidio (molti sono i casi in corso di accertamento che potrebbero farne lievitare il numero), 6 poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita, voragini negli organici degli operatori, omicidi, violenze, stupri, aggressioni, evasioni, traffici illeciti, proteste collettive e pesantissimi disordini richiedono misure concrete e immediate e non continui tentativi di buttare la palla in tribuna. Ai commissari straordinari noi preferiremmo un Ministro ordinario, che trovasse e adottasse soluzioni tangibili e immediate. Nostro malgrado, temiamo che il medio periodo sia davvero oltre il tempo massimo e che di straordinario possa restare solo il disastro”, conclude De Fazio.

               

 

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