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Roma, 10 Mar. – “Dopo i disordini di ieri pomeriggio al carcere di Alessandria e il consequenziale dispiegamento di appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria di molte sedi del distretto Liguria-Piemonte-Valle d’Aosta, apprendiamo della decisione del Provveditore regionale, Rita Monica Russo, di annullare la celebrazione piemontese del 207esimo Annuale del Corpo di polizia penitenziaria prevista per martedì 12 proprio in città, presso la sede della Confindustria. Evidentemente, la difficilissima scelta della dirigente del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Torino è obbligata dal dover contingentare le sottodimensionate risorse umane, sovraccaricate dall’evento e decimate dagli intossicati. Il fatto che uno sparuto gruppo di facinorosi che pretendeva di gestire indisturbato i traffici di stupefacente all’interno del carcere alessandrino possa mandare in crisi l’intero sistema interregionale e persino determinare il rinvio di una celebrazione solenne del Corpo, la dice lunga, al di là di qualunque ottimistica narrazione, sullo stato organizzativo e gestionale della Polizia penitenziaria”.

             Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

         “Non ricordiamo episodi analoghi in passato, né siamo a conoscenza di simili contrattempi, a voler utilizzare un eufemismo, che abbiano riguardato le altre forze dell’ordine. Circostanza, questa, che deve far riflettere sul reale stato delle carceri e del Corpo di polizia penitenziaria i cui organici, già sottodimensionati di oltre 18mila unità, continuano a subire decremento giorno dopo giorno. Perché sono sì reali le assunzioni spesso annunciate da fonti ministeriali, le quali però non danno conto dei pensionamenti, che sono numericamente superiori a quelle assunzioni”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.

         “Nell’esprimere la solidarietà della UILPA Polizia Penitenziaria e mia personale a tutti gli operatori in servizio ad Alessandria e in Piemonte e alla stessa Dottoressa Russo, anch’ella naturalmente vittima della situazione, chiediamo ancora una volta che il Governo prenda atto dell’emergenza penitenziaria e vari un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni straordinarie con procedure accelerate e il deflazionamento della densità detentiva, sono 14mila i detenuti in più rispetto ai posti disponibili. Parallelamente, il Parlamento promuova la riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, la riedificazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la reingegnerizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. Di questo vorremmo sentir parlare il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, alla celebrazione nazionale del 207esimo Annuale del Corpo di polizia penitenziaria che si terrà, salvo ulteriori sorprese, domani pomeriggio in Piazza del Popolo a Roma. Non ce ne voglia il Guardasigilli, ma con le mere attestazioni di stima e le belle parole, magari pregne di dotte citazioni, nostro malgrado, non si risolvono affatto i problemi”, conclude De Fazio. 

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