Roma, 16 mar. – “Riteniamo che il reclamo al Tribunale di Sorveglianza di Reggio Emilia presentato da Cesare Battisti, detenuto presso il carcere di Parma, il quale lamenterebbe ‘un’aggressione fisica e verbale’ e il danneggiamento del computer e altri oggetti personali, riportato da alcune fonti di stampa, sia frutto di un’iniziativa meramente strumentale e correlata all’insofferenza alle regole penitenziarie, le quali prevedono anche le perquisizioni ordinarie. Da quanto apprendiamo, non risultano violenze di nessun genere né danneggiamenti agli oggetti personali o al pc”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Naturalmente, confidiamo che l’autorità giudiziaria possa fare chiarezza sull’accaduto e assumere gli eventuali provvedimenti di competenza anche per fermare quella che ormai sembra una sorta di tiro al piccione nei confronti del Corpo di polizia penitenziaria. Specie in occasione di eventi avversi e a seguito di rimostranze e persino aggressioni da parte di reclusi a operatori, è prassi ormai comune che i primi presentino le più disparate e fantasiose denunce alla magistratura anche per precostituirsi un alibi”, spiega il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Pure per questo ribadiamo l’urgenza di mettere in sicurezza il sistema carcerario, a partire dalla revisione del modello custodiale e dal potenziamento reale degli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità. Il concorso appena bandito per il reclutamento di 1.713 agenti, difatti, non basterà neppure a rimpiazzare i cessati dal servizio negli anni precedenti”, conclude De Fazio.