Roma, 18 ott. – “L’arresto del già tanto discusso garante dei detenuti del comune di Napoli per gravi reati anche connessi al traffico di droga e all’illecita introduzione in carcere di sostanze non consentite e telefoni cellulari ripropone l’urgenza di dettare linee guida omogenee affinché per tale ruolo vengano individuate figure che rispondano a criteri d’indipendenza e professionalità”.
Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Guardiamo con favore a chiunque operi per la difesa dei diritti e della legalità e il Corpo di polizia penitenziaria ha anche il compito, per dirla con le parole di Dino Petralia, già Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, di garantire le garanzie e, dunque, di garantire persino i garanti dei detenuti. Tali figure, del resto, possono svolgere, e non di rado lo fanno, una funzione non secondaria per la tenuta dell’intero sistema carcerario e nella ricerca di soluzioni utili a farlo uscire dalla crisi in cui versa. In qualche caso, tuttavia, abbiamo assistito alla designazione di personaggi molto discussi o comunque ‘sui generis’ che hanno destato molte perplessità e, paradossalmente, per restare in metafora, non offrivano alcuna garanzia di poter garantire, rischiando, al contrario, di esacerbare gli animi in un contesto in cui gli equilibri sono intrinsecamente precari”, continua il segretario della UILPA PP.
“Trovandoci peraltro in sintonia con il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Mauro Palma, riteniamo che l’adozione di linee guida che orientino le nomine possa essere la giusta soluzione. Non va dimenticato, infatti, che i garanti locali dei detenuti hanno il libero accesso alle strutture penitenziarie dei rispettivi territori, le quali, come nel caso di Napoli, possono essere più di una, anche di notevoli dimensioni, e ospitare migliaia di reclusi. Per noi, dunque, indipendenza e professionalità costituiscono un indice di competenza, moderazione ed equilibrio, ma anche di sicurezza”, conclude De Fazio.